Il web sommerso: Livio Varriale presenta la sua Prigione dell’umanità (Video)

Martedì 19 Dicembre si è tenuta nella libreria Vitanova di Napoli,  la presentazione del libro “La prigione dell’umanità-Dal deep web al 4.0, le nuove trappole digitali” (Minerva) del giornalista e autore Livio Varriale. La parola ha il potere di aprire gli occhi ed è proprio ciò che accade leggendo il libro di Livio Varriale. Un’ opera fluida che fonde il saggio, l’inchiesta giornalistica, il romanzo, in cui l’autore trascina chi legge direttamente nelle periferie del web. Per fare ciò Varriale dice di essersi fatto “topo”, per esplorare da abitante dell’oscurità quella che definisce la “fogna del web”.

Il deep web, infatti, può essere definito come la parte più oscura e nascosta di internet, all’interno della quale si nascondono traffici di armi e droghe così come contenuti pornografici, nonché i cosiddetti snuff movies (film in cui la violenza ripresa e reale e non recitata). Un mondo dalla struttura stratificata in cui ogni sito apre porte a livelli più profondi del web.

Livio Varriale accompagna il lettore alla scoperta della parte sommersa dell’iceberg. Un viaggio che fornisce chiavi di lettura e ‘armi’ per contrastare attraverso l’informazione un uso sbagliato o superficiale di internet.

“Sott’acqua puoi trovare di tutto: liberi pensatori e spacciatori di droga, sicari e sognatori, chi lotta per un mondo migliore e chi vende bambini, aziende normalissime e trafficanti di armi. Anarchici e criminali. Mentre su, nel cosiddetto clear web, si scatena una guerra condotta a colpi di app e nuove tecnologie, voluta da multinazionali decise a orientare i consumi acquisendo miliardi di dati e propinandoli tramite gli apparentemente innocui social network

“