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VIDEO – Il capolavoro di Fellini compie 60 anni

“Marcello come here”, il sensuale richiamo di Anita Ekberg a Mastroianni  è una delle scene più famose de La dolce vita, film che uscì nelle sale più mezzo secolo fa, vincendo la Palma d’oro al 13esimo Festival di Cannes.

La Dolce Vita di Federico Fellini, ha caratterizzato non solo la storia del cinema, ma è anche una pietra miliare nell’evoluzione del costume italiano.

Le riprese iniziarono a Cinecittà il 16 marzo 1959 alle ore 11:35, precisamente 60 anni fa.

Il film racconta la “dolce vita” della Capitale tra gli anni ’50 e ’60, di cui è protagonista Marcello Rubini (interpretato da Marcello Mastroianni), un giornalista romano cinico e disincantato che si occupa di servizi scandalistici, ma ha in realtà l’ambizione di diventare scrittore.

Pochi attimi, in bianco e nero, con  la bellissima Anita Ekberg e il suo vestito nero, i suoi capelli lunghi e biondi, che entra nella Fontana di Trevi e poi dice: “Marcello, come here”, e Marcello entra in acqua, un Mastroianni giovane, ben pettinato, in abito nero, la raggiunge, la guarda, e poi  le dice “Silvia, come sei bella”, mentre sopraggiunge all’improvviso il mattino.

Anche se non avete mai visto questo film, uno dei capolavori assoluti del cinema che consacrò Fellini, a Cannes, nel 1960, con la vittoria della Palma d’Oro, di sicuro conoscerete la famosa sequenza appena descritta.

Una pellicola affascinante anche per i suoi contrasti, i silenzi di scene più introspettive si alternano ai rumori  di Via Veneto, allo stesso modo i bagordi di una notte trascorsa in un locale notturno, si contrappone al triste rimpianto di Marcello, di non aver mai davvero conosciuto il padre.

Un capolavoro che farà da spartiacque nella storia del cinema italiano, allontanandosi definitivamente dalla tradizione del neorealismo per raccontare un’Italia diversa, che si allontana da valori antichi per far spazio alle speranze di una “Dolce vita”, che a ben vedere ha poco di dolce, anzi è proprio l’amaro a restare in bocca, nel profondo l’assenza di illusioni.

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