Venezuela nel caos, attacco al Tribunale Supremo di Giustizia. Maduro: “E’ terrorismo”
Venezuela sempre più nel caos. Sono ormai giorni e giorni in cui i ribelli e le forze filo governative si scontrano per le vie di Caracas e di altre città del paese, ma quanto accaduto la scorsa notte può esser la goccia che fa traboccare il vaso.
Oscar Rodriguez, un agente della Brigata di azioni speciali della Polizia scientifica con oltre 15 anni di esperienza – che in un manifesto pubblicato su Instagram ha detto di rappresentare “una alleanza di funzionari militari, poliziotti e civili, alla ricerca di un equilibrio e contro questo governo transitorio e criminale” ha sorvolato a bordo di un elicottero della Polizia scientifica il centro della città con una bandiera con lo slogan “Libertà 350”, (in allusione a un articolo della Costituzione venezuelana che autorizza la rivolta contro autorità antidemocratiche).
L’elicottero , secondo quanto sostenuto da alcune fonti vicine al presidente Maduro, si è diretto prima al ministero degli Interni e poi alla sede del Tribunale Supremo di Giustizia. Dal velivolo sono stati sparati vari colpi di arma da fuoco e lanciate quattro granate, ma non si sono registrati feriti.
Da mesi il Venezuela è precipitato in una crisi di cui non si intravede la fine. Tre mesi di proteste – e morti – quasi giornaliere, con beni di prima necessità sempre più scarsi, un’inflazione inarrestabile, la rabbia popolare che si gonfia e riempie le strade. L’opposizione al regime di Nicolas Maduro si allarga e lambisce le forze armate, ma il presidente Maduro ha commentato l’accaduto come “terrorismo insurrezionale dell’estrema destra”.
E’ difficile prevedere cosa accadrà adesso. Le forze filo governative, vicine al presidente in carica, non sembrano essere in grado di fronteggiare parte dell’esercito che in questa battaglia fa la parte del ribelle.