Traini condannato a 12 anni per strage con l’aggravante dell’odio razziale
Luca Traini, accusato di strage, porto abusivo d’armi, danneggiamenti con l’aggravante dell’odio razziale è stato condannato a 12 anni.
Quelli di Traini, ha spiegato a caldo il procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio, sono “crimini d’odio commessi da persone schierate per le loro scelte ideologiche di estrema destra e di orientamento razzista”. Il ventottenne era seduto in cima all’aula e sembrava sereno. Ha letto cinque fogli di dichiarazione spontanea in cui si diceva tra le altre cose: “In carcere ho capito che il colore della pelle non c’entra”. “Volevo giustizia per Pamela”. “Ringrazio comunque la polizia penitenziaria per come sono stato trattato in carcere”. E ancora: “Non provo nessun odio razziale, chiedo scusa per i feriti, volevo fare giustizia contro pusher per il bombardamento di notizie sullo spaccio diffuso anche a causa dell’immigrazione: pure la mia ex fidanzata assumeva sostanze. In carcere ho maturato una nuova cognizione dei fatti”.