HOMETEATRO

Teatro in famiglia: uno spazio di condivisione e di sperimentazione

Il prossimo appuntamento con la rassegna Teatro in famiglia è in programma martedì 31 ottobre, alle ore 18:00, sempre al teatro Eduardo De Filippo di Arzano, con lo spettacolo circense di marionette Transylvania Circus, della Compagnia toscana Terzo Studio, dove saranno protagonisti, tra gli altri, un malinconico licantropo funambolo in grado di camminare sulla luna e un’affascinante donna – vampiro. La rassegna è realizzata con la direzione artistica di Orazio De Rosa e del Maestro Eugenio Ottieri, della Baracca dei Buffoni il primo e di Progetto Sonora il secondo.

UNITI DALL’IMMAGINARIO COLLETTIVO

Gli spettacoli che fanno parte di questa rassegna – racconta De Rosa – sono uniti più che dal tema portante dall’idea di fondo, che è quella di far divertire non solo i bambini, ma anche gli adulti “.


Infatti, secondo le sue parole, quando si ha a che fare con un teatro per ragazzi il rischio per l’adulto è quello di annoiarsi e di diventare uno spettatore passivo, che siano genitori, nonni, parenti o persone che accompagnano il bambino.


Noi volevamo evitare proprio questa deriva – continua De Rosa -. Quindi abbiamo cercato di unire la forma del teatro per ragazzi con quella del teatro di narrazione e del teatro di strada, all’insegna della multidisciplinarietà, ricorrendo a personaggi, penso per esempio al mago di Oz, che facessero parte dell’immaginario collettivo“.


Questo ha permesso loro di essere e rimanere protagonisti, in maniera trasversale, attraverso le generazioni. Una sorta di personaggi archetipici senza tempo. A questo si unisce l’utilizzo di un linguaggio semplice e divulgativo.

IL PUBBLICO È PROTAGONISTA

Oggi – ribadisce il direttore artistico – chi fa teatro ha un dovere: quello di superarne la forma tipica, per creare un filo diretto con gli spettatori, che li renda protagonisti e li sottragga a un ruolo passivo“.


Per esempio, negli spettacoli che si ispirano all’arte circense è possibile ritrovare non solo la multidisciplinarietà e una mistione di linguaggi, ma anche la capacità di rendere il pubblico protagonista. Nello spettacolo Il Circoletto, realizzato dalla Baracca dei Buffoni e Morks, in programma domenica 14 gennaio, oltre ad esserci una fase in cui lo spettatore assisterà allo spertacolo ce ne sara un’altra in cui si metterà alla prova con le tecniche e le attrezzature tipiche del circo.

A GUIDARE È LA MUSICA

Questi spettacoli – evidenzia De Rosa – sono forse quelli che maggiormente uniscono le varie generazioni, perché gli adulti ritrovano un momento felice e spensierato della loro fanciullezza. I bambini si rispecchiano in un linguaggio meno concettuale e più adatto al loro vissuto e alla fase del pensiero concreto, attuando il loro desiderio di provare a rifarlo. Gli adolescenti possono esprimere la loro voglia di mettersi alla prova e di mostrare la propria bravura“.

Non sussiste una cesura tra palco e platea: tutti gli spettatori saranno, infatti, sul palco e, in un passaggio, diventeranno suonatori di maracas, dei mariachi.


Il gemellaggio con il Progetto Sonora (protagonista domenica 3 dicembre con lo spettacolo immersivo e interattivo Concerto in palcoscenico) conferma che la musica è un elemento essenziale perchè contribuisce a rendere lo spettatore parte attiva e lo guida all’interno dell’opera, co- costruendo il rapporto allievo- maestro.


Ecco perchè – dice De Rosa – gli spettacoli ispirati all’arte circense sono definibili come dei veri e propri esperimenti di laboratorio – spettacolo“.

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