Su Encelado c’è vita
È l’ultima scoperta della sonda Cassini. I dati inviati confermerebbero che la luna di Saturno sia il luogo extraterrestre più probabile per ospitare la vita.
Sulla luna di Saturno Encelado ci sono i requisiti per l’esistenza di vita, a giungere a queste conclusioni sono stati gli scienziati del Southwest Research Institute, alla luce di nuove analisi effettuate sui dati raccolti dalla sonda Cassini della NASA. L’ormai defunta sonda della Nasa, precipitata nell’atmosfera di Saturno lo scorso anno, non ha ancora finito di aprire una finestra sui misteri dell’Universo. Un’analisi degli ultimi dati che l’orbiter è riuscito a inviare alla Terra ha svelato la presenza di macromolecole organiche nei pennacchi di vapore acqueo della luna Encelado. La scoperta ha spiazzato i ricercatori, che mai prima d’ora avevano trovato composti organici extraterrestri così complessi.”Quello che conosciamo oggi porta a dire che Encelado è un obiettivo eccezionale per tentare di trovarvi la vita, e che oggi in quell’oceano potrebbero esistere dei microbi “, dice Jonathan Lunine della Cornell University. “Le molecole organiche complesse non forniscono necessariamente un ambiente abitabile ma d’altra parte sono un precursore necessario per la vita”, ha confermato all’Independent Frank Postberg dell’Università di Heidelberg, a capo della ricerca. “In precedenza non era noto se la chimica organica complessa avvenisse su Encelado. E ora lo sappiamo“. La scoperta, dunque, costituisce un ulteriore elemento per sostenere la candidatura della luna di Saturno come il luogo più probabile per ospitare la vita come la conosciamo, perché soddisfa simultaneamente tutti i requisiti di base. Un nuovo spunto per dare la caccia agli alieni anche se, al momento dopo la sonda Cassini non sono previste nuove missioni.