Strage di Capaci: 32 Anni di memoria e impegno contro la mafia
Oggi, 23 maggio 2024, ricorre il 32º anniversario della Strage di Capaci, un evento che ha segnato indelebilmente la storia d’Italia e la lotta contro la mafia. Il 23 maggio 1992, l’autostrada A29 nei pressi di Capaci, in Sicilia, fu teatro di un attentato che sconvolse il Paese: un’esplosione devastante uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta – Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Giovanni Falcone era un magistrato simbolo della lotta alla mafia. Il suo impegno, insieme a quello del collega e amico Paolo Borsellino, fu fondamentale per portare alla luce i meccanismi dell’organizzazione criminale e per infliggere colpi significativi a Cosa Nostra con il maxi-processo di Palermo. La strage di Capaci, seguita poco dopo da quella di via D’Amelio in cui perse la vita lo stesso Borsellino, rappresentò una chiara sfida dello Stato contro la mafia e scosse profondamente la coscienza collettiva degli italiani.
Le commemorazioni di oggi vedranno la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine, delle associazioni antimafia e di numerosi cittadini. La giornata sarà scandita da momenti di riflessione, dibattiti e iniziative volte a mantenere vivo il ricordo delle vittime e a riaffermare l’impegno contro tutte le forme di criminalità organizzata.
Nelle scuole di tutta Italia, gli studenti dedicheranno la giornata a progetti e attività didattiche sul tema della lotta alla mafia, ricordando il sacrificio di Falcone, Borsellino e di tutti coloro che hanno pagato con la vita il loro impegno contro la criminalità organizzata. Questo è un segnale importante per le nuove generazioni, affinché comprendano l’importanza della legalità e della giustizia.
Nel ricordare la strage di Capaci, non possiamo non riflettere sull’importanza di continuare a lottare contro tutte le forme di mafia. La memoria è un dovere, ma deve essere accompagnata da un impegno concreto e quotidiano da parte di tutti i cittadini. Solo così potremo onorare veramente il sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, e di tutte le vittime innocenti della mafia.
L’anniversario della strage di Capaci è dunque un momento di dolore, ma anche di speranza e di rinnovato impegno. Ricordare per non dimenticare, ricordare per continuare a lottare.