Siria, accordo Putin-Erdogan: via i curdi dalla striscia al confine
Putin ha detto che l’accordo con Erdogan è “di importanza fondamentale per il futuro della Siria”.
E’ stato stabilito, nel memorandum d’intesa siglato dai due capi di Stato, che viene proclamata una nuova tregua di 150 ore per consentire alle milizie curde di abbandonare tutta la “fascia di sicurezza”, oltre 400 chilometri di territorio del nord. Turchia e Russia condurranno pattugliamenti congiunti fino a 10 km entro il territorio siriano oltre il confine turco, a est e ovest dell’area in cui è stata condotta l’operazione turca nel nord della Siria, esclusa Qamishli, principale centro curdo nell’area. “Oggi con Putin abbiamo raggiunto un accordo storico – ha detto Erdogan – per la lotta contro il terrorismo, l’integrità territoriale e l’unità politica della Siria, e per il ritorno dei rifugiati”. I combattenti curdi intanto hanno dichiarato di aver concluso il ritiro dalla zona sicura nel Nord Est della Siria, in rispetto dell’accordo siglato tra Stati Uniti e Turchia. Il capo delle forze democratiche siriane (Fds), Mazlum Abdi, ha comunicato in una lettera al vice presidente americano, Mike Pence, che hanno ritirato “tutte le forze Ypg” dalla zona.