SHYLOCK – Carne e sangue, workshop su “IL MERCANTE DI VENEZIA”
C.S.
Parte SHYLOCK – Carne e sangue, workshop su “IL MERCANTE DI VENEZIA” di W. Shakespeare diretto da Danilo Rovani. Un appuntamento importante dove ci si propone non solo di analizzare il testo nei suoi aspetti più significativi, ma attraverso lo studio del verso, dei personaggi e delle loro sfaccettature, comprendere. La ricerca della verità nella voce e nel gesto shakespeariani, la destrutturazione del proprio io a favore della trasfigurazione del personaggio. La vocalità come veicolo, così come in lingua originale viene applicata la regola del pentametro giambico. Un laboratorio pratico e intensivo di due giorni in cui potersi confrontare con tutti i dualismi e le ambiguità di ogni singolo personaggio. Il gioco dell’attore in ogni sua esplicazione, il dramma, la tragedia, la commedia, il grottesco e il surreale. Un lavoro fisico e teorico che si propone l’intento di far giungere il verso shakespeariano allo spettatore nella sua interezza, privilegiando la verità dell’interiore, applicando la ricerca del mitologema dell’hypocritès per giungere infine ad una rappresentazione non recitata, e, quindi, falsata e priva d’anima, ma interpretata, fatta di sudore, carne e sangue.
SHYLOCK – Shylock è da sempre uno dei personaggi più controversi nati dalla penna del Bardo. Se da un lato sembra l’incarnazione stessa del male, dall’altro ci si presenta davanti agli occhi la figura di un uomo in decadenza, vilipeso e vituperato dai suoi nemici giurati, i cristiani. Coloro che apparentemente nel testo, rivestono i fulgidi abiti degli eroi positivi, senza macchia e senza peccato alcuno. Ma come la storia ci ha più volte insegnato, le medaglie hanno sempre due lati, così come la natura umana. Nessuno è mai solo in un modo, ci sono sempre sfaccettature e sfumature che delineano il carattere di un uomo, così come quello di un personaggio. Shylock è il male, Antonio è il bene. Però scorrendo le pagine o assistendo ad una messa in scena, viene da domandarsi se questa scissione del bene e del male sia così netta e soprattutto così corretta. Sebbene quest’opera venga definita commedia, per il suo lieto fine, che tutto risolve e mette a posto, anche nella trama si dipana una forma ambigua. Quasi a tracciare un sottile line divisoria tra gli avvenimenti amorosi tra Porzia e Bassanio, quindi la commedia, e quelli che vedono le vicende di Shylock e Antonio contrapposti l’uno all’altro, quindi la tragedia.
ROVANI – Danilo Rovani inizia la sua attività di attore all’età di 15anni a Napoli. Il suo esordio è con pièce di stampo tradizionale, ma conoscerà presto i grandi classici come Sofocle, Euripide, Shakespeare, e Ibsen. Nel 1999 Danilo si trasferisce a Roma dove ha occasione di lavorare con registi di fama internazionale come Gabriele Lavia, Mario Martone, Walter Manfrè, Alessandro D’alatri, Gigi Proietti, Carlo Battistoni. Nel 2002
approda al famoso “Piccolo teatro” di Milano, con la storica opera “Arlecchino servitore di due padroni”, diretta da Giorgio Strheler. Allo stesso periodo appartiene l’esperienza presso il “National theatre” di Beijing, Cina. Un’altra importante collaborazione da segnalare è quella realizzatasi con il regista palestinese Hahmad Douchan, sul progetto “Napoli-Nazareth guerre a confronto”. Danilo si esibisce anche in performance di “cantante di giacca” e “macchiettista”, cabaret, alternando ruoli drammatici e comici. Lavori da menzionare sono anche quelli svolti per programmi tv, fiction, web series e cinema. Attore, regista e filmaker, nella sua produzione possiamo contare 4 cortometraggi e 3 opere teatrali. In conclusione ricordiamo la sua attività di actor coach e direttore di workshop. Vincitore di diversi premi come attore di cortometraggi, spettacoli e web series. Il workshop si terrà sabato 22 ottobre 2016 dalle ore 10.00 alle ore 18.00 e domenica 23 ottobre 2016 dalle ore 10.00 alle ore 16.00 all’interno della sala dell’associazione Si Può Fare, sita in via Guglielmo Pepe, 32 a Mugnano di Napoli. Info 3487524749