Il segreto per l’elisir anti-age nei moscerini
L’Università della California a Los Angeles è riuscita a far rallentare l’invecchiamento delle cellule nei moscerini. Una scoperta considerevole, specialmente se si pensa alle innumerevoli applicazioni nella prevenzione delle malattie legate all’età, come il cancro, l’Alzheimer, il Parkinson e l’ictus.
La ricerca è stata pubblicata sul Nature Communicarions e dimostra come si è riusciti a far ringiovanire i moscerini, dopo l’esperimento capaci di vivere fino al 20% in più dei loro simili. Il processo consiste nell’eliminazione dei mitocondri danneggiati che normalmente si accumulano con effetti tossici nel cervello, nei muscoli e negli altri organi. Le fortunate cavie, per il momento, sono state solo i moscerini della frutta per la facilità nel seguire il loro intero ciclo vitale di appena due mesi – infatti, proprio per questa caratteristica sono usati spesso negli studi sull’invecchiamento.
Dunque, dalla ricerca è emerso che i mitocondri danneggiati nei moscerini più anziani tendevano a diventare più grandi e allungati e più difficili da smaltire. Pertanto si è deciso di aumentare i livelli della proteina Drp1, che spezza i mitocondri ingrossati in parti più piccole, e di ridurre la proteina Mfn, che favorisce la loro fusione in agglomerati.
Trovare l’elisir contro l’invecchiamento rappresenta un percorso ancora lungo per l’uomo, ma senza dubbio questa scoperta rappresenta un primo passo significativo in questa direzione.