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Saragozza, tra storia e architettura nel cuore della Spagna

Manoscritto trovato a Saragozza” di Jan Potocki, un romanzo che fu scritto in francese all’inizio del 1800. E’ una collezione di storie di fantasmi, incastrate l’una nell’altra come le scatole cinesi: «un decamerone nero», suggestivo e grandioso fatto di simbolismi a volte davvero poco decifrabili in cui troviamo tutte le peculiarità del romanticismo nero. Un classico della letteratura, un’opera maestosa e a tratti davvero inafferrabile.

 

Dal titolo del libro possiamo già immaginare o farci un’idea di che tipo di città sia Saragozza. Le sue origini risalgono al 24 a.C. quando Cesare Augusto la fondò dandole il suo nome. Da qui comincia la storia bimillenaria di Saragozza, oggi capoluogo dell’Aragona. Il susseguirsi di tutte le popolazioni che hanno abitato la Penisola Iberica ha lasciato tracce incancellabili nell’architettura della città. I monumenti più affascinanti sono in stile mudejar, ricordo dell’influenza araba.

 Tra questi, il Palazzo dell’Aljaferia e la Cattedrale sono le principali prove del lungo periodo musulmano. Non mancano tracce del periodo romano, di cui sono ancora conservate le mura. Situata lungo il corso dell’Ebro, Saragozza è sempre stata influenzata dalla taciturna ma imponente presenza del fiume: la vita cittadina si svolge intorno ad esso e ai ponti che legano le varie parti della città. Il capoluogo aragonese, inoltre, ospita la sede vescovile ed un’importate Università. La ricchissima storia, la spettacolare architettura, la gastronomia tipica della regione e, perché no, gli intrattenimenti notturni rendono Saragozza un’interessante meta da visitare.

 

 

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