Salute e Natura, Zenzero ed altri rimedi…
di Sonia Sodano
Cos’è lo zenzero?
Lo zenzero è una pianta erbacea perenne appartenente alle Zingiberaceae e originaria dell’Estremo Oriente, ma da tempo, coltivata nella fascia tropicale e subtropicale. Il principio attivo è concentrato all’interno del suo rizoma carnoso e ramificato. Viene utilizzato per i problemi digestivi, come dispepsie, coliche e iperacidità gastrica, ma anche effetti antiemetico e antinausea e mostra attività antinfiammatorie. antiossidante, anticoagulante e ipocolesterolemizzanti. Ad essere responsabili delle sue innumerevoli proprietà benefiche, sono le sue molecole ad azione attiva, dove uno dei suoi principi contenuti , cioè l’acido 6-gingesulfonico. Questo in particolare, ha un’attività antiulcera, mentre le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie sono probabilmente da imputare ai composti fenolici. Tra le altre attività farmacologiche dimostrare ci sono attività antitumorali e antivirali.
Come bisogna assumerlo?
La posologia consigliata è di 0,5-2 g di estratto secco di radice, titolato in gliceroli minimo 4%, in dose unica o suddivisa durante il giorno. Come infuso o come decotto va usato alla dose di 0,25-1,0 g in 150 ml di acqua bollente per 3 volte al giorno. Come tintura madre 1,25-5 ml per 3 volte al giorno di una tintura con rapporto grammi/millilitro (g/ml) di 1:5. Se si usa un estratto fluido 0,25-1,0 ml di un estratto 1:1 (g/ml).
Ci sono delle controindicazioni?
Raramente se assunto sotto forma di polvere può causare mal di stomaco, gonfiore e flatulenza. Se fresco e non masticato bene, può causare blocco intestinale. L’estratto causare fenomeni irritativi gastroduodenali. L’assunzione è controindicata in gravidanza e in allattamento. Si consiglia inoltre, di non farne uso o se già si assumono anticoagulanti orali o farmaci antinfiammatori o antiaggreganti piastrinici, perché può aumentarne l’attività.