Rosario D’Angelo- (Coordinatore Antiracket Campania): “Non abbiate paura di denunciare il Racket, lo Stato aiuta i commercianti”
La nostra redazione in esclusiva ha raggiunto il coordinatore Antiracket della Campania, dott. Rosario D’Angelo.
In questi giorni che precedono le festività natalizie, l’attenzione delle forze dell’ordine è ai massimi livelli, in un periodo in cui si registrano tante richieste estorsive a commercianti della città e non solo. Proprio per questo, abbiamo fatto il punto della situazione con chi vive in prima persona questo problema tanto diffuso non solo in Campania.
Si chiude il 2015 con quali risultati per le associazioni antiracket della Campania ?
“E’ stato un anno ancora drammatico per le estorsioni in tutta la Campania. Pensiamo, infatti, al poliziotto sparato a Fuorigrotta o proprio recentemente al commerciante parrucchiere del centro storico che ha denunciato un tentativo di estorsione ai suoi danni. Il nostro lavoro è quotidiano e fungiamo da filtro, mi creda siamo sempre al fianco di chi denuncia. Chi fa parte dell’associazione antiracket sa benissimo cosa significhi ricevere un tentativo di estorsione, proprio per questo noi lavoriamo quotidianamente con le forze dell’ordine che ci danno l’appoggio massimo per risolvere questo drammatico problema”
A Napoli qual è il quartiere più bersagliato dalle estorsioni, quale invece l’isola felice ?
“Non esiste quartiere a Napoli dove non ci siano commercianti che non paghino il pizzo. Purtroppo il problema esiste e noi dobbiamo cercare di debellarlo. Il mio invito è rivolto a quei commercianti che in silenzio si sottomettono alla camorra e pagano regolarmente. Non abbiate paura di denunciare, perchè lo Stato è dalla vostra parte e vi seguirà fino alla fine del processo”
La situazione invece nelle altre province della Campania è più tranquilla ?
“Stiamo lavorando molto su Salerno e abbiamo aperto una associazione antiracket a Pagani. Purtroppo il fenomeno è presente anche in queste province”
I programmi dell’associazione Antiracket per il 2016…
“Abbiamo tanti impegni per il 2016, aprire ad esempio un ufficio antiracket ai Decumani, quindi nel centro storico di Napoli. Lavoreremo tanto anche nella provincia di Caserta, in un territorio storicamente pericoloso per questo tipo di problema sociale. In quella zona c’è un altro tipo di camorra e quindi bisognerà lavorare in maniera ancora più dura rispetto a Napoli”