Roma, sfilata contro violenza sulle donne. Mattarella: “Fenomeno tragicamente alto”
A Roma circa 10 mila le donne a sfilare per “Non una di meno”, una manifestazione con corteo a cui hanno aderito donne provenienti da ogni parte del Paese. A contraddistinguerle un segno rosso sulle guance e 106 palloncini rosa lanciati in cielo per ricordare le donne vittime di violenza.
Nessuna bandiera politica e tante organizzazioni legate da sempre alle esperienze del femminismo italiano, a cominciare dalla Casa delle Donne. Ma anche, tra gli altri, una decina di collettivi della cosiddetta sinistra ‘extraparlamentare’, i Centri Antiviolenza delle donne’ e una rappresentanza dell’Associazione Partigiani. ‘La mia libertà non si vende’, uno degli slogan urlati dalle manifestanti, tra cui molte giovanissime, ma se ne sono sentiti anche altri, come ‘vogliamo la libertà di vivere’.
Tanti anche gli striscioni contro il ddl Pillon sull’affido condiviso. Forte attenzione poi alla celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Siamo la marea femminista che in Italia e nel mondo ha levato il suo grido globale contro la violenza maschile, di genere e razzista e contro i governi che la legittimano”, ha spiegato un gruppo di adolescenti vestite in prevalenza di viola, colore scelto in verità da gran parte delle manifestanti. “Lo stato di agitazione permanente è ancora in corso”, ha rilanciato un altro capannello di donne, sottolineando l’importanza della manifestazione, giunta alla sua terza edizione.
Si esprime il premier Conte in occasione di questa giornata con un post su facebook: “Per fermare questa strage abbiamo il dovere morale di mettere in campo ogni azione in nostro potere per invertire la rotta. Il Governo è impegnato in prima linea con interventi, misure e strumenti a sostegno delle donne vittime di violenza. Siamo consapevoli che non basta uno slogan per fermare questa spirale di violenza. Siamo altrettanto consapevoli che serve una volta per tutte una svolta culturale, spesso evocata negli ultimi anni ma che, purtroppo, stenta ancora a concretizzarsi nella vita di tutti i giorni”
Lapidaria anche la dichiarazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Nel nostro Paese il fenomeno della violenza sulle donne è ancora tragicamente alto e la sua denuncia ancora troppo reticente. Si devono, quindi, favorire le condizioni migliori per superare questo ulteriore ostacolo soprattutto negli ambienti – come quello lavorativo – dove risulta più difficile”