Roma, muore dopo trapianto di cuore: medici sotto accusa e inchiesta della pretura
Muore a Roma un 55enne in seguito ad un trapianto di cuore. Il ministro Lorenzin dispone verifiche. “Tutto secondo le procedure”- replica l’ospedale.
All’ospedale San Camillo di Roma un 55enne è morto 48 ore dopo aver subito un trapianto di cuore. Secondo i consulenti della Procura di Roma l’organo non era idoneo. Secondo quanto riportato da Il Messaggero e La Repubblica il cuore trapiantato era di un uomo morto di infarto. Il donatore, ha spiegato il direttore dell’unità di cardiochirurgia del San Camillo, Francesco Musumeci, “era un uomo di 46 anni, deceduto in piscina, e che aveva riportato danno cerebrale”. Al S. Raffaele è stata quindi effettuata la coronografia ed un esame ecocardiografico, che hanno dato esito normale. ”Gli esami hanno cioè dimostrato che il cuore era in condizioni perfette”. L’uomo ha riportato, ha proseguito, “un danno cerebrale irreversibile e si è proceduto all’espianto”.
Inoltre non aveva utilizzato alcun farmaco cardiologico particolare. Il cuore espiantato, ha ribadito “era perfettamente funzionante e tutte le procedure e linee guida standard sono state rigidamente seguite. Tutto è stato fatto con estrema responsabilità e precisione sia dall’ospedale S. Raffaele sia dal S.Camillo e le notizie riportate non rispondono a verità.
Il ministro Lorenzin dichiara “gravissimo ed inaccettabile” un episodio del genere, garantendo “procedure di verifica”. A risposta il direttore del Centro Nazionale trapianti (Cnt) Alessandro Nanni Costa afferma che il cuore trapiantato era risultato “perfettamente normale dalla coronarografia” e quindi nelle condizioni per essere trapiantato. L’ultima parola alla procura di Roma che ha stabilito la non idoneità dell’organo.L’accertamento tecnico è inserito nel fascicolo inviato dai pm di piazzale Clodio, per competenza territoriale, ai colleghi di Milano. La procura ha aperto un fascicolo per “omicidio colposo” giunto a Milano “perché l’errore medico (questa l’ipotesi) si sarebbe consumato al S. Raffaele.