Rainbow 365, il calendario arcobaleno dei rugbisti italiani per dire no alla discriminazione sessuale in campo
A un passo dal 2019, il divieto di discriminazione sessuale nello sport è ancora un miraggio.
Per il nuovo anno, la parola d’ordine è “Rainbow 365 – Colori vs Omofobia”, 12 mesi (anzi, 13) per dire, giorno dopo giorno che aggressioni come quella a Gareth Tomas, ex-capitano della nazionale di rugby gallese, non sono tollerabili. Maglie zebrate coi colori dell’arcobaleno, corpi statuari che si abbracciano, larghi sorrisi: l’almanacco dell’anno nuovo, che è in vendita da oggi e il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, è un invito a sovvertire la visione machista nello sport, a combattere una rivoluzione gentile ma non per questo meno determinata, perché, nonostante agli ultimi giochi olimpici fossero stati più di settanta gli atleti dichiaratamente gay, molto c’è ancora da fare sul versante dei diritti.
A prestare i loro volti, e muscoli, sono Giulio Bisegni, Oliviero Fabiani, Renato Giammarioli, Giovanni Licata, Maxime Mbandà e Guglielmo Palazzani. In copertina campeggia invece Jimmy Tuivaiti, neozelandese che ha fatto il suo esordio con la maglia azzurra lo scorso novembre.