Praticare il Grounding per recuperare il contatto con la terra e rinforzare i piedi
Oramai noi occidentali abbiamo completamente perso l’abitudine di camminare a piedi nudi, con tante conseguenze negative sulla postura. Esiste un antico esercizio per recuperare il contatto con la terra e rinforzare i piedi, scoprilo in questo articolo.
Questo esercizio si chiama “Grounding” e vuol dire proprio radicamento. E’ un esercizio che appartiene a vari tipi di culture e discipline. Attualmente si utilizza molto in bioenergetica, una tecnica fondata dallo psicoterapeuta Alexander Lowen. Egli infatti credeva che mente e corpo fossero un tutt’uno e che lavorando sul corpo si possa lavorare anche sulla mente.
L’esercizio di Grounding è quindi molto utile per riforzare i piedi e per recuperare il contatto con la terra dando un maggior senso di sicurezza e stabilità.
Qui di seguito ti scrivo le indicazioni per praticarlo al meglio.
- Togli scarpe e calzini e lascia un pò il piede nudo a contatto con il suolo. Questo stimolerà i recettori del piede sempre chiusi nelle scarpe. Se hai la possibilità di praticarlo sulla terra o sulla sabbia sarebbe perfetto, altrimenti va benissimo il pavimento di casa.
- Mettiti in piedi ad occhi chiusi e respira lentamente, trova la calma e uno spazio sereno. Piega leggermente le ginocchia così da affondare ulteriormente il peso verso terra con i piedi paralleli.
- A questo punto immagina che un filo attaccato ai tuoi capelli ti tiri verso l’alto e che un altro filo che pende dal tuo osso sacro ti tiri verso il basso. In questo modo la tua schiena, al centro fra i due fili, diventerà si stenderà come tra due poli opposti.
- Porta l’attenzione sui tuoi piedi mentre respiri profondamente. Ascolta le informazioni che arrivano dal bordo esterno del piede e lascialo aderire totalmente al pavimento. Fai lo stesso per il bordo interno, per il tallone e per l’avanpiede, uno alla volta. Dopo qualche minuto tutta la pianta del piede sarà in pieno contatto con la terra.
- Quando hai questa sensazione porta l’attenzione sulle dita dei piedi e lasciali ammorbidire e strisciare in avanti come fossero dei vermicelli. Lascia che le dita si adagino a terra senza essere tese come delle grinfie.
- Quando sia la pianta del piede che le dita saranno rilassati e in pieno contatto con il terreno immagina che delle radici escano dai tuoi piedi per andarsi a radicare verso il basso scendendo sempre più giù. Il tuo peso è suoi tuoi piedi e sulle tua gambe che ti sorreggono come le radici di un albero. Tu continua a respirare e ad introdurre ossigeno vitale.
- Quando senti di aver raggiunto un buon risultato esci lentamente dalla posizione e apri gli occhi facendo un bel respiro profondo. Sgranchisciti un pò le gambe e riprendi a camminare. La sensazione in genere è di aver un piede molto più sensibile e più grande, quasi come se avessi una taglia in più di scarpe!
Questo esercizio ti aiuterà a renderti più radicato, a risvegliare i recettori podalici e ad avere una migliore postura. E’ molto utile da praticare per chi ha il piede cavo, per i biotipi ectomorfi (se non sai di cosa si tratta puoi leggere i miei articoli sui biotipi) e dopo le distorsioni di caviglia.
Dott.Carlo Conte