Ora chiediamo tutti scusa a Sarri…
“Ma è vero che il Napoli prenderà Sarri per la panchina” ?
“Emery è l’allenatore giusto per la squadra azzurra, anzi no. Voglio Montella”
“Inutile parlare, De Laurentiis vuole Mihailovic, altro che Sarri, e poi con il mister dell’Empoli dove ci avviamo” ?
Giungo 2015: più o meno furono queste le reazioni dei tifosi del Napoli, quando in città arrivò Sarri per parlare col patron azzurro Aurelio De Laurentiis.
Il tifoso del Napoli era già arrabbiato perchè a fine maggio la sua squadra non era riuscita ad approdare ai preliminari di Champions e Benitez era scappato a Madrid senza neanche un saluto.
Il tifoso del Napoli si sentiva tradito, offeso, umiliato.
In quattro mesi tutto è cambiato, Sarri è ormai un profeta in patria (nato a Napoli, ma toscano di fatto n.d.r.) e fa giocare la sua squadra come forse in carriera non gli è mai riuscito.
Ha rigenerato due elementi importanti che Benitez spesso aveva spedito anche in tribuna e cioè Koulibaly e Jorginho.
Soprattutto sul secondo ha fatto un lavoro straordinario, insegnandogli la giusta posizione in un centrocampo a tre e dandogli le chiavi del proprio reparto, relegando il suo pupillo Valdifiori in panchina.
E’ umile ed intelligente Sarri; ha capito che con il suo modulo (4-3-1-2) poteva bruciarsi subito e, se fosse stato esonerato dal Napoli, sarebbe stato difficile trovare un’altra squadra in Italia. Con il 4-3-3 esalta tutti gli uomini ed ha regalato ad Insigne un ruolo a lui più congeniale che Lorenzinho ad esempio già sfruttava a Foggia ed a Pescara con Zeman. Con la vittoria di ieri a Milano, Sarri può mettere le mani sul campionato. Ha un potenziale enorme, sarebbe davvero un peccato non vincere quest’anno. I tifosi da troppo tempo aspettano il terzo scudetto.
Non conosciamo, però, se il Napoli vincerà il campionato, conosciamo una sola cosa: tutti, proprio tutti dobbiamo chiedere scusa a Sarri…