Nuovo “Padre Nostro”, cambia il testo della preghiera
Via libera al cambiamento da parte della Cei che accoglie un invito arrivato un anno fa da Papa Francesco.
Cambia il “Padre nostro”. Il testo della preghiera più importante del cattolicesimo, inserito nella nuova edizione del messale romano, sarà visionata dalla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali entrerà in vigore, come fa sapere la Conferenza episcopale italiana. L’espressione “non indurci in tentazione”sarà sostituita da “non abbandonarci alla tentazione”.
La correzione del Padre Nostro era già stata raccomandata da papa Francesco con un intervento che risale al dicembre del 2017: «La traduzione è sbagliata, perché Dio non ci può indurre in tentazione» aveva detto il Pontefice.
Cambia anche l’invocazione che apre la preghiera del “Gloria”, si passa da “pace in terra agli uomini di buona volontà” a “pace in terra agli uomini amati dal Signore”.
Per arrivare a queste nuove formulazioni delle preghiere, la Chiesa ha dovuto seguire un iter durato sedici anni, durante i quali i testi sono stati elaborati per essere migliorati e adeguati in senso teologico e pastorale, in vista di un rinnovamento della comunità ecclesiale anche attraverso la riforma della liturgia.