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Moria di api in Friuli, 22 indagati per inquinamento

Moria di api in Friuli dovuta all’uso di “neonicotinoidi”proibiti in Italia. Indagati 22 proprietari terrieri e conduttori dei fondi con l’ipotesi di inquinamento ambientale.

Ci sarebbe l’utilizzo dei “neonicotinoidi”, prodotti fitosanitari utilizzati in agricoltura come insetticidi e antiparassitari ma il cui impiego è vietato per concia delle sementi, cereali e colture che attraggono le api, alla base della moria di api e degli anomali spopolamenti degli alveari, fenomeno a cui si assiste ormai da anni nelle campagne, italiane e internazionali. Lo rileva una indagine avviata due anni fa dalla Procura di Udine e sfociata ora nel sequestro dei campi di mais, 17 fondi agricoli in varie zone della provincia, notificato a 22 indagati, tra proprietari e conduttori dei fondi in cui sarebbero stati utilizzati i prodotti vietati. L’ipotesi di reato è inquinamento ambientale.

I neonicotinoidi farebbero infatti perdere l’orientamento alle api che non riescono dunque più a trovare gli alveari. Le sostanze sono state messe al bando nei giorni scorsi anche dall’Unione europea. Il divieto di utilizzo all’aperto sarà applicabile da fine 2018. La Procura da marzo a giugno 2016, ha monitorato 400 arnie vicine a campi di mais nella campagna friulana rilevando che la popolazione delle api da miele era calata da circa 60 mila a 10-20 mila unità.

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