Momò: un gusto che prende al primo morso da Cipajo
Momò, l’ultimo nato in casa Cipajò, è un piacere da gustare subito subito. Merito dei prodotti a Km 0, che puntano sulla valorizzazione territoriale. Un panino che incontra una pizza, grazie a Genovesi
Il rosso del pomodoro secco, che caratterizza il bun; il rosa del maialino nero casertano, cuore di questa leccornia, reso tenero da una cottura a bassa temperatura, in cbt; il dorato della provola affumicata dei Monti Lattari, impanata e fritta; il giallo tenue, quasi lunare, delle sfoglie, dal gusto intenso e caratterizzante, del Provolone del Monaco; l’arancione della purea di zucca stufata; il verde della mentuccia fresca. In superficie, l’arcobaleno dei quattro semi di quinoa, sesamo, papavero, lino.
Sono questi i colori del panino Momò, così goloso ed invitante da far sedere subito subito tutti a tavola. A crearlo per Cipajo il pizzaiolo Gaetano Genovesi, uno dei più famosi d’Italia.
Base comune: un impasto semplice, acqua e farina e la valorizzazione dei prodotti del territorio, a Km 0
Sogni, passione, gioventù, talento e dedizione, messi insieme con entusiasmo, senza indugi, dopo tante notti passate a scambiarsi e-mail, per creare qualcosa di bello insieme.
L’idea di unire le due specialità, sulla base della voglia di gustarle mo’ mo’, e di farlo con la rapidità che caratterizza i tempi social attuali, dove vince chi “posta” per primo, è venuta al giovane creativo Stefano Siviero, che sviluppa idee e contenuti per il web.
E dunque… tutti a tavola, mo’ mo’, perchè a tavola non si invecchia e si condivide, essendo luogo di aggregazione per eccellenza.
Cipajo, nome di un centro di aggregazione giovanile spagnolo, che il team ha voluto riproporre nel brand del locale, nasce nel 2016. Tre le tappe, ognuna delle quali segna il gemellaggio con nuovi produttori locali: Giugliano, Frattamaggiore e, poco più di un anno fa, Fuorigrotta a Napoli.
Questa burgeria, girrarrosto e birreria corre veloce insomma.
Ad accompagnare ed esaltare il gusto di questo panino dal sapore che arriva dritto alle papille gustative e rimane impresso a lungo, delle chips insaporite con pepe e limome ed un seducente tris di polpettine (triseduco): classica al sugo; della nonna, fatta con tracchia, cotta a legna; stuzzicante, con pollo sfilacciato, cotta a legna in salsa barbecue ed adagiata su un letto di crema al pesto.
Come accompagnamento vini bianchi e rossi ed una vasta gamma di birre, artigianali ed alla spina.
Gustosa sorpresa finale con il finger di panettone di Capri firmato per Cipajo dallo chef Pasquale Rinaldo.