Molestie sessuali, la denuncia del Parlamento Europeo: bisogna agire
Anche all’interno del Parlamento Europeo si sente parlare di molestie sessuali. In merito all’aberrante situazione denunciata dalla capogruppo Ska Keller si discuterà mercoledì. L’Ue prenderà posizione sulle vicende che in questi giorni hanno scosso l’opinione pubblica. Che il “coming out” di Ambra Angiolini abbia scatenato una reazione domino? Senz’altro è il momento giusto per agire risolutivamente.
Il Parlamento europeo discuterà e voterà mercoledì una risoluzione, dopo un dibattito sugli abusi sessuali nelle istituzioni dell’Ue. Prevista anche una dichiarazione della Commissione europea. “Ci sono relazioni di molestie anche all’interno del Parlamento Ue – ha denunciato in aula la capogruppo dei Verdi, Ska Keller – ma non basta parlarne, dobbiamo mettere per iscritto cosa vogliamo fare come Ue”. Il presidente dell’Eurocamera Antonio Tajani ha definito “inaccettabile che accadano vicende di questo tipo, che mi auguro siano limitatissime all’interno del Parlamento”.
“Sarò inflessibile nell’infliggere sanzioni durissime contro chi avesse violato il nostro codice e le nostre regole”, ha aggiunto Tajani ricordando che dall’aprile 2014 l’ufficio di presidenza del Parlamento ha istituito un comitato consultivo contro le molestie psicologiche o sessuali nei confronti di assistenti accreditati e di parlamentari. Alla fine dell’anno scorso, ha spiegato ancora Tajani in plenaria, il comitato consultivo ha avviato una campagna di prevenzione nei confronti di questi fenomeni, campagna tuttora in corso. Ad oggi, rendono noto dall’ufficio stampa del Parlamento, non è stata ricevuta alcuna denuncia formale di molestia a sfondo sessuale. Nel fine settimana, tuttavia, diversi organi di stampa internazionali hanno riportato resoconti anonimi di episodi di questo genere che, dicono ancora dal Parlamento, “saranno presi in considerazione molto seriamente”.