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Milano, indagata l’europarlamentare Lara Comi per finanziamento illecito dal presidente Confindustria Lombardia

Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia, è indagata per finanziamento illecito nella maxi inchiesta della Dda di Milano.
Nella stessa inchiesta, che otto giorni fa ha portato a 43 misure cautelari, oggi è emerso che anche Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia e presidente dell’azienda Officine Meccaniche Rezzatesi con sede nel Bresciano, è indagato per lo stesso reato. Comi respinge l’accusa definendola “assurda”: “Io continuerò a fare campagna elettorale”, afferma l’europarlamentare di Fi. Anche la difesa di Comi replica: “La consulenza era regolare e non c’è stato alcun finanziamento illecito”, dice l’avvocato Gian Piero Biancolella. All’imprenditore invece, che ieri per ore è stato sentito come persona informata sui fatti, viene contestato di aver pagato 31mila euro per una consulenza tramite anche una tesi di laurea reperibile anche online. Quei soldi poi sarebbero andati a finanziare illecitamente la campagna elettorale della forzista, già coordinatrice del partito a Varese. Si tratta di una fattura emessa nel gennaio 2019 da Omr holding ad una società Premium consulting srl, tra i cui soci figura la Comi, candidata alle prossime europee.

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