Accadde oggi: Nasceva Maya Angelou la poetessa che scrisse “Still I rise” (video)
Maya Angelou è nata il 4 aprile 1928. Grande sostenitrice dei diritti civili degli afroamericani. Scrisse decine di libri influenzando molti intellettuali, anche in campi ben lontani dalla letteratura. A lei oggi Google dedica il suo doodle.
Morta nel 2014 a 86 anni, nella sua casa di Winston-Salem, nel North Carolina, ha avuto una vita ricca e movimentata. Ragazza madre a 17 anni, oltre a scrittrice e sceneggiatrice ha fatto i più svariati lavori. Cuoca, cameriera, attrice, prostituta, spogliarellista, ballerina.Ha lottato per i diritti degli afroamericani, ricevendo decine di premi e lauree honoris causa e ottenendo fama e rispetto internazionale che l’hanno portata, tra le altre cose, nel 1993 a recitare una poesia durante la prima cerimonia di insediamento del presidente statunitense Bill Clinton. Google le ha dedicato uno dei doodle più belli di sempre. È un video in cui viene recitata, a più voci, la sua poesia Still I rise. A declamare la poesia sono la stessa Maya Angelou a cui si alternano le voci di Alicia Keys, America Ferrera, Martina McBride, Laverne Cox, Oprah Winfrey e Guy Johnson, figlio di Maya.
“Still I rise”
Puoi infangarmi nella storia
con le tue amare, contorte bugie.
Puoi schiacciarmi nella terra
ma, come la polvere, io mi rialzo.
La mia sfacciataggine ti disturba?
Perché sei afflitto dallo sconforto?
Perché cammino come se avessi pozzi di petrolio
che pompano nel mio salotto.
Proprio come le lune e i soli,
con la certezza delle maree,
come le speranze che volano alte,
io mi rialzo.
Volevi vedermi spezzata?
Con la testa china e gli occhi bassi?
Spalle cadenti come lacrime,
indebolite dai pianti della mia anima?
La mia immodestia ti offende?
Non te la prendere così tanto
solo perché io rido come se avessi miniere d’oro
scavate nel mio giardino
Puoi ferirmi con le tue parole,
puoi trafiggermi con i tuoi sguardi,
puoi uccidermi con il tuo odio,
eppure, come la vita, io mi rialzo.
La mia sensualità ti disturba?
Ti coglie di sorpresa
Che io danzi come se avessi diamanti
alla confluenza delle mie cosce?
Dalle capanne della storia ignobile
io mi rialzo.
Da un passato radicato nel dolore
io mi rialzo.
Sono un oceano nero, impetuoso e vasto
che traboccante e gonfio avanza con la marea.
Lasciandomi indietro notti di terrore e paura
io mi rialzo
in un nuovo giorno miracolosamente chiaro
Io mi rialzo
Portando i doni lasciati dai miei antenati,
sono la speranza e il sogno dello schiavo.
E così mi rialzo,
mi rialzo
mi rialzo