Lo chef Sky Andrea Mainardi: “Sarò in Campania per la seconda stagione di “Ci Pensa Mainardi”
C. S.
“Sarò in Campania per la seconda stagione di “Ci Pensa Mainardi” (su Sky). Ci sarà una sorpresa. Il senso dell’ accoglienza oggi lascia a desiderare. Bottura? Il nuovo Gualtiero Marchesi. La mia cucina è una sala operatoria. E dal mio locale esci ubriaco come una campana e piena come un uovo. In America servo la mozzarella campana da sola in un piatto nero e basta”. Così lo chef tv Andrea Mainardi ai microfoni di Radio Club 91 fm 95.2 nel programma “Sapori di Sera” con Roberto Esse.
“Nei miei piatti e nei miei ristoranti voglio ricreare l’accoglienza italiana che ci ha resi famosi nel mondo, cosa che oggi lascia a desiderare. Da me non si mangia soltanto”. Lo chef in onda su Foxl con un programma di successo e titolare di Officina Cucina, il ristorante con un solo tavolo ha una filosofia ben precisa: “cucio solo per te, mi dedico solo a te. Si tratta di circa 12 portate, otto bicchieri di vino, un the, una birra, un cocktail. Dal mio locale esci ubriaco come una campana e piena come un uovo”.
Bottura? “Un mostro sacro umano e professionale. Il nuovo Gualtiero Marchesi attuale. Sta rendendo orgogliosa l’Italia. E’ un genio assoluto. Si arriva a quei livelli con la passione”.
E parla del suo ristorante da poco aperto anche in America: “Non servo antipasti ma tante piccole portate. Il piccolo mi aiuta ad osare sui sapori. In piccola porzione si può azzardare in consistenza e temperatura. Come nel caso di un’insalata di spaghetti con la bottarga, il lime e il frutto della passione. in portate piccole il nostro palato riesce a percepire tutto, ovviamente se sono sapori complicati il tropo stroppia.
Nei miei piatti in America ho inserito la mozzarella di bufala. E’ inutile affiancare alla mozzarella altri sapori. E’ talmente potente che basta da sola e quindi la mia ricetta americana, è un mega piatto nero con la mozzarella che diventa la protagonista. C’è un po’ di Campania anche nel mio ristorante.
La mia cucina è una sala operatoria ci ho piazzato una telecamera, occhio nascosto sulle preparazioni. La telecamera dà fiducia a chi mangia di poter sbirciare lo chef”