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Le donne: dalla valorizzazione ancora negata al legittimo tempo per sè

Dopo una giornata di celebrazione e commemorazione anche noi facciamo un’ulteriore riflessione sull’essere donna nel 2021, in tempo di Covid-19.

Le donne hanno sempre pagato e continuano a pagare un prezzo molto alto in nome della differenza di genere e le disparità colpiscono ancora più duro in tempo di pandemia, andando quasi ad annullare i tanti risultati faticosamente raggiunti.

Lo testimoniano il Gender Policies Report 2020 dell’Istituto Nazionale per le Politiche Pubbliche (INAPP) e il Gender Equality Index 2020 commentati dal portale  l’Economia per tutti .

Donne vittime di disparità di retribuzione, il cosiddetto gender pay gap, punta dell’iceberg di problemi sociali atavici, di una ferita mai guarita, e anzi riaperta con forza dall’onda d’urto del Covid. Donne colonna portante dei servizi alla persona, divisi in essenziali e non essenziali. Se, nell’ambito di quelli essenziali, dalla cassiera del supermercato all’operatrice socio-assistenziale, l’esposizione al contagio è stata più massiccia e costante; in quelli non essenziali le donne stanno pagando il prezzo più alto in termini di espulsione dal mercato del lavoro (disoccupazione); di rinuncia al lavoro, soprattutto per motivi familiari (inattività); di aumento del precariato, dato che già prima gravitavano in settori, alcuni dei quali informali, dove a farla da padrone sono forme di contratto atipiche (stagionali o contratti a chiamata).

Per chi invece si trova a lavorare in smart working, mentre si discute della necessità di regole, che tutelino i diritti, tra i quali quello alla disconnessione,  per le donne si conferma la realtà del doppio lavoro sovrapposto, come sottolinea la studiosa Chiara Sararceno, dove il care burden, cioè il carico di assistenza a figli e anziani, si somma alle ore di lavoro retribuito extra-casalingo.

Inoltre, le donne scontano il peso di una recrudescenza di violenze, abusi e femminicidi, legati all’aumentato clima di insicurezza sociale o a una forzata convivenza con i loro aguzzini. Una situazione di cui provano ad approfittare molti sciacalli privi i scrupoli che, nascosti dietro profili fake femminili, offrono corsi gratuiti di autodifesa o fantomatici colloqui di lavoro nell’ambito dell’assistenza sociale.

Vi lasciamo con una nota delicata ma forte come la mimosa, simbolo della donna per eccellenza, ma anche storicamente, come ricorda Michela Murgia, di un’alleanza che trascende le differenze in vista di un obiettivo comune e di una valorizzazione delle caratteristiche di ognuno che, parimenti, non può prescindere dalla tutela del genere.

E’ un modo per ricordare alle donne di riappropriarsi di un legittimo tempo e spazio tutto per sé, ma anche di investire sul miglioramento costante delle loro competenze all’insegna di uno studio a 360 gradi, com’è indicato in questo caso per le estetiste, un altro settore fortemente colpito dal passaggio al rosso di molte città e regioni.

La spa in casa? È possibile, grazie a questi consigli di esperte spa manager. In attesa di poter tornare alle coccole professionali, i trattamenti di bellezza fai da te donano effetti benefici al corpo e un momento di relax per sé stessi. Noi abbiamo scelto di sostituire l’olio d’oliva, presente nella ricetta originaria, con quello di cocco. Infatti, come sottolineano alcuni medici e siti specializzati in benessere naturale, si tratta di un olio vegetale ricco di grassi saturi a catena media. Grazie alle proprietà dell’acido laurico in esso contenuto, ad azione antibatterica, antimicotica ed antivirale, oltre a nutrire la pelle di viso, labbra e corpo, con le sue sostanze emollienti, donando elasticità e lucentezza ai capelli, è un alleato contro le irritazioni da pannolino e da rasatura; lenisce il prurito per le punture d’insetto e combatte l’herpes labiale. Anche la salute della bocca ringrazia, perché agisce contro il sanguinamento delle gengive, contribuendo a ridurre l’infiammazione; migliora il biancore dei denti e risulta un valido collutorio.

PEELING per una pelle morbida e uniforme

Per pelle normale: 2 cucchiaini di olio di cocco (che con il freddo assume uno stato solido e con l’innalzamento delle temperature uno liquido), 2 cucchiaini di fondi di caffè, un po’ di succo di limone.     Mescolare bene gli ingredienti, stendere il composto sulla pelle del viso e massaggiare delicatamente. Lasciare agire per 5 minuti (10 minuti per pelle secca) e risciacquare con acqua tiepida.

MASSAGGIO: dona vitalità e attenua le rughe. Con l’aggiunta di qualche goccia di olio di mandorle risulta benefico per la pelle.

Massaggio fronte: con entrambe le mani fare 10 sfioramenti dal basso verso l’alto. Poi appoggiare le mani sulle tempie e fare movimenti circolari con delicatezza, dal basso verso l‘alto.

Massaggio contorno occhi: effettuare delle digitopressioni con pollice e indice sulle sopracciglia dall‘interno all’esterno. Infine effettuare uno sfioramento circolare del contorno occhi.

Massaggio contorno labbra: Con l’indice e il medio della mano destra fare una V. Appoggiando un dito sopra il labbro e uno sotto, tendere delicatamente la pelle dall’angolo sinistro della bocca fino all‘orecchio destro, ripetere dall’altro lato. Infine per tonificare il viso picchiettare con il polpastrello dell’indice tutto il viso, dall’esterno per verso il centro, scendendo poi sul collo.

Il benessere individuale circolarmente si rispecchia in quello collettivo, grazie all’abbattimento dell’impatto ambientale. Di questo aspetto, salvifico in un momento in cui la pandemia sanitaria ne annuncia un’altra ecologica, parleremo in un prossimo articolo.

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