Le aquile biancocelesti e tutta l’Italia devono volare più in alto del Coronavirus
Ora è difficile parlare di calcio. L’Italia è in apprensione per il Coronavirus e ad assere coinvolto è inevitabilmente anche il mondo del calcio. Tra partite sospese ed altre che si giocheranno a porte chiuse non è lo stesso. L’emozionante volata per lo scudetto tra Juve, Lazio e Inter lascia giustamente la scena a cose ben più serie. Il sistema sanitario italiano ed il governo nazionale, così come le Regioni, i Comuni e tutte le parti coinvolte, stanno facendo la loro parte. È giusto voler tornare a vivere nella normalità e tifare, ma ora la priorità è fare attenzione ed evitare che il virus si trasmetta ulteriormente. Al momento ci sono oltre 500 contagiati e 14 morti. Le zone più colpite sono quelle del Nord, in particolare la Lombardia. Ecco perché, per precauzione, è giusto che pure il mondo del calcio dia il suo contributo. La partita dell’Olimpico tra Lazio e Bologna si disputerà a porte aperte, ma altri match potrebbero giocarsi senza pubblico. Tra questi Milan-Genoa, Sassuolo-Brescia, Parma-Spal e Juve-Inter. Bisogna uscirne presto perché anche l’economia del Paese ne sta risentendo e per farlo bisogna mettere in campo tutte le azioni possibili. Ma c’è anche qualche segnale positivo. A darlo sono le decine di persone guarite su tutto il territorio italiano. Le aquile biancocelesti, e tutta l’Italia, devono volare più in alto del Coronavirus. Tornando al calcio giocato, mister Inzaghi cuore laziale deve tenere alta l’attenzione per proseguire l’incredibile striscia positiva arrivata a quota venti risultati utili consecutivi. Sicure le assenze del capitano Lulic e di Acerbi. Si spera in migliori notizie in vista della partita contro l’Atalanta. Ok Jony, Lazzari e Immobile dopo qualche iniziale apprensione. Presente il sergente Milinkovic fresco di festa di compleanno. Auguri a lui, alla Lazio ed all’Italia.