La Festa della Repubblica nel 2020 al tempo del Covid-19
Ieri, 2 giugno 2020, a causa dell’emergenza legata al coronavirus, la Festa della Repubblica si è celebrata senza le tradizionali celebrazioni ufficiali.
Il cerimoniale ufficiale della Festa della Repubblica si tiene ogni anno a Roma. Si inizia con l’alzabandiera all’Altare della Patria e la deposizione della corona di alloro al Milite Ignoto da parte del Presidente della Repubblica, accompagnato dalle massime cariche dello Stato. Dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli, è il momento delle Frecce Tricolori, che attraversano con acrobazie e scie colorate i cieli di Roma. Intanto, il Presidente, scortato dai corazzieri, si sposta in via San Gregorio, passando in rassegna i reparti schierati. Poi, davanti alla tribuna presidenziale, in via Fori Imperiali, assiste alla sfilata dei militari. La celebrazione della Festa della Repubblica si chiude nel pomeriggio, con l’apertura al pubblico del Quirinale e l’esibizione dei complessi bandistici dell’Esercito Italiano, della Marina Militare Italiana, dell’Aeronautica Militare Italiana, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato. Causa Coronavirus, quest’anno l’appuntamento con parata della Festa della Repubblica, che richiama solitamente un pubblico numeroso, è stato cancellato. Ci sono state però le Frecce Tricolori. Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Codogno, nel cuore della Bassa Lodigiana e nel cuore dell’epidemia del coronavirus, qui dove nella notte tra il 20 e il 21 febbraio venne individuato il cosiddetto ‘paziente zero’, dopo aver deposto una corona di fiori all’altare della patria a Roma. C’è stato anche un incontro con i sindaci dei Comuni del Lodigiano e il presidente della Regione Attilio Fontana che alla vigilia aveva annunciato: “Come prima cosa gli dirò grazie per l’altissima scelta simbolica di venire in Lombardia, dove il virus ha colpito nella forma più violenta, per celebrare questo momento di unità nazionale. Una volontà ben sintetizzata dalle parole del presidente quando ha detto che ‘siamo tutti parte di una stessa storia, di uno stesso popolo’. E che ‘siamo chiamati a un impegno comune contro un gravissimo pericolo che ha investito la nostra Italia e che le sofferenze, provocate dalla malattia, non vanno brandite gli uni contro gli altri’. L’attenzione che il presidente Mattarella ha rivolto alla Lombardia durante la pandemia è stata costante, anche con le frequenti conversazioni telefoniche nelle quali ha sempre sostenuto e incoraggiato la nostra regione e i suoi cittadini”. Alla fine dell’incontro il capo dello Stato si è fermato a salutare i cittadini che lo hanno chiamato a gran voce. Da una torretta su piazza XX settembre, di fronte all’ingresso del Municipio è stata srotolata una lunghissima bandiera italiana. La piazza è stata transennata con nastro tricolore e chi ha voluto vedere il presidente si è mescolato ai giornalisti, alle forze dell’ordine e a chi semplicemente ha deciso di andare al mercato che si svolge nella zona accanto.