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Istanbul, Babbo Natale killer in night club uccide oltre 30 persone. Due fermi in aeroporto

Ancora terrore ad Istanbul. L’altra notte, mentre si festeggiava il Capodanno, un uomo armato di kalashnikov ha fatto irruzione al Reina, uno dei night club più famosi della città turca sito nel quartiere di Ortakoy, nella parte europea di Istanbul, ed ha aperto il fuoco sulla folla composta da circa 700 persone.

I morti sono stati 39, mentre i feriti oltre cinquanta,  mentre l’attentatore, che una volta uscito dal locale avrebbe ucciso un poliziotto ed un altro civile, è ancora in fuga. Il luogo dove è avvenuto l’attentato, inoltre, è poco distante dall’attentato dello scorso 10 dicembre avvenuto a pochi passi dallo stadio del Besiktas e che ha ucciso 38 persone.

Dopo l’attentato, le autorità turche hanno rinvenuto un passaporto che apparteneva a Iakhe Mashrapov che ha negato sin da subito (essendo stato anche interrogato dai militari turchi) qualsiasi legame con la vicenda. In un’intervista all’agenzia di stampa Turmush, il giovane ha cosi spiegato il suo fermo “Sono partito da Bishkek per Istanbul il primo gennaio. Lì ho finito il lavoro che dovevo fare nell’ambito del commercio. Sono andato all’aeroporto di Istanbul e subito dopo essere salito sull’aereo le forze dell’ordine turche mi hanno fatto scendere per essere interrogato, sono stato interrogato perchè somigliavo al sospetto nella foto. Poi si sono scusati e mi hanno fatto salire sull’aereo”.

Nel frattempo Dogan, un’altra agenzia di stampa turca, ha riferito che due stranieri sono stati arrestati all’aeroporto Ataturk di Istanbul in relazione all’attacco contro il nightclub. La nazionalità dei due non è stata ancora resa nota ma sono interrogati in queste ore dalle forze militari turche che stanno ancora cercando di capire cosa sia successo nel night. Il legami con l’Isis, il sedicente stato islamico, sembra la pista più probabile ma le notizie certe ancora scarseggiano.

 

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