Proseguono le indagini sugli adesivi antisemiti. Lotito si difende.
“Famo sta sceneggiata” sono state le parole che il presidente della Lazio Claudio Lotito ha proferito durante una telefonata fatta dal check in dell’aeroporto. Lo scopo del viaggio era una visita alla Sinagoga di Roma, in seguito alla diffusione, causata da un parte della tifoseria napoletana, degli adesivi raffiguranti Anna Frank con una maglia della Roma. A intercettare l’audio e a divulgarlo è stato il Messaggero, intanto proseguono le indagini per trovare i responsabili degli adesivi.
Un forte polverone si è alzato dalle parole indelicate del presidente della Lazio, che ha negato di averle proferite e ha chiamato in cerca di sostegno il parlamentare del Pd, Dario Ginefra, che gli sedeva vicino sullo stesso aereo:
«Lotito è un uomo che per idee politiche, credo sportivo e altre ragioni è quanto di più distante da me: non ho motivo di prendere le sue parti, ma quel che è giusto è giusto… Mi può essere sfuggita mezza parola, ma era evidente che il presidente della Lazio cercava di trovare un’immediata risposta all’idiozia commessa da una piccola parte della tifoseria biancoceleste, e francamente da parte sua non pareva ci fosse voglia di banalizzare il gesto.»
Nel frattempo le indagini alla ricerca dei responsabili dell’irrispettoso gesto proseguono. Per il momento la polizia ha identificato 16 persone collegate con la vicenda degli adesivi lasciati domenica sera da alcuni tifosi della Lazio nella Curva Sud dell’Olimpico. Sono stati ispezionati i filmati delle telecamere interne allo stadio da Digos, Scientifica e dal commissariato Prati, così sono stati individuati anche tre minori – tra cui un 13enne non imputabile per l’età-. Il procuratore aggiunto Francesco Caporale, titolare dell’indagine, oggi valuterà una nuova informativa in cui si ipotizza il reato di istigazione all’odio razziale.
Anche la Federcalcio d’intesa con l’Ucei, interviene nella vicenda. Così la Lega di Serie A ha disposto che i capitani delle squadre impegnati nel 10/o turno di campionato regalino una copia del libro, insieme a quella di ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi ai bambini che tradizionalmente li accompagnano sul terreno di gioco. Non solo, ma su tutti i campi da gioco sarà letto un brano del ‘Diario di Anna Frank’ prima dell’inizio delle partite con un minuto di riflessione.