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Incubo pendolari, ecco le 10 peggiori linee ferroviarie secondo Legambiente

Il primo posto del podio spetta alla Roma-Lido, una riconferma rispetto alla classifica dello scorso anno a cura della associazione ambientalista nel rapporto ‘Pendolaria’.

Legambiente presenta le nuove 10 linee ferroviarie da incubo, e rispetto allo scorso anno nulla è cambiato. Non un miglioramento nella classifica, non una posizione persa…

Anche per quest’anno, secondo l’associazione ambientalista, la linea dove si viaggia peggio in Italia è la Roma-Lido, nel Lazio: “Nessun cambiamento è avvenuto e nessun cambiamento è alle porte”, sentenzia Legambiente. E a seguire c’è, ancora una volta, la Circumvesuviana di Napoli nonostante un recente bando di gara per l’acquisto di nuovi treni. Al terzo posto, così come l’anno scorso, la Reggio Calabria-Taranta seguita dalla Verona-Rovigo, dalla Brescia-Casalmaggiore-Parma, dall’Agrigento-Palermo, dalla Settimo Torinese-Pont Canavese, dalla Campobasso-Roma, dalla Genova-Savona-Ventimiglia, e dalla Bari-Corato-Barletta. Sono, nell’ordine, le dieci linee ferroviarie peggiori d’Italia, quelle che rendono, ogni giorno, la vita difficile a circa tre milioni di persone che le utilizzano per spostarsi per lavoro o per studio.

Legambiente ha anche stilato un elenco delle questioni più rilevanti da affrontare, vista la tragica situazione.

La prima è “l’incredibile ritardo e assenza di investimento in cui si trovano le tante infrastrutture che renderebbero più veloci e comodi i viaggi di milioni di persone – spiega l’associazione – la seconda riguarda i tagli avvenuti al servizio ferroviario regionale in questi anni e la terza l’età dei treni”.

 Nell’elenco dei desideri ci sono progetti in tutta Italia, dal ripristino delle linee soppresse in Piemonte al raddoppio della tratta Andora-Finale Ligure, dal servizio metropolitana Padova-Treviso-Mestre all’elettrificazione della Siena-Empoli. E ancora ancora le nuove linee del tram di Bologna, la linea Roma-Ancona, la riapertura della Campobasso-Termoli, il potenziamento ed elettrificazione linea Jonica ed acquisto materiale rotabile, l’elettrificazione delle Ferrovie del Sud Est, il completamento del progetto delle linee tramviarie di Palermo.

“Governo e Regioni devono dunque individuare subito risorse nella Legge di Bilancio in discussione per rilanciare davvero una cura del ferro nel nostro Paese – spiega Legambiente – in particolare servono due scelte non più rinviabili: aumentare i treni in circolazione e realizzare le opere indispensabili a rilanciare il trasporto ferroviario per i pendolari”.

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