Il vento freddo del nordest che blinda l’Europa: Pyongyang e Mosca fanno paura
Sono passati soltanto pochi mesi dall’impasse che aveva spaventato il mondo. Una portaerei nucleare americana che si dirigeva verso la penisola coreana, scudo antimissili a Seul, e minacce continue tra una parte e l’altra. A distrarre ci aveva pensato l’Is (Islamic State, ndr) ma anche Assad, a far ricordare al mondo che gli Usa non scherzano i 59 missili contro le basi siriane dopo un attacco chimico. Stati sovrani? Ne esistono forse davvero pochi sul panorama internazionale, perché per avere a pieno titolo una sovranità bisogna anche avere la forza di esercitarla. Ora che il terrorismo violenta di continuo l’Europa ce ne rendiamo conto: così è la Siria che non può imporre nulla senza che terzi si intromettano. L’assenza di quello Stato non ha fatto che provocare confusione, il tutto per interessi esterni.
Adesso però nuove notizie arrivano dal nordest europeo: Putin sperimenta nuove armi di distruzione di massa. Reattori più potenti e nuovo programma nucleare. Cavalca, in un certo senso, la scia indipendentistica che ha imposto la Corea del Nord. Sul quel fronte Pyongyang è stata minacciata più e più volte dagli States ma continua imperterrita nei suoi scopi. Proprio meno di 48 ore fa Kim Jong-un ha effettuato un altro test nucleare nel mar del Giappone. Missili a lunga gittata, propaganda anti-americana e guerra alle porte. La portaerei americana non si è mossa di un millimetro ed il Giappone, storico nemico della Corea ed alleato americano, è pronto a schierarsi. La Russia? Nessun paese tollererebbe un attacco nucleare ad un Paese vicino, anche se nemico. L’equilibrio è davvero fragile ed a farne le spese è l’europa.
Dal medio oriente non arrivano certo notizie gioiose. La lotta continua ed i terroristi si mettono contro Francia, Belgio ed ora anche l’Italia. Proprio ieri si è appreso che due jhiadisti fermati volevano colpire Roma: un chiaro segnale a quest’Italia che da tempo non prende una precisa linea sulla politica estera.