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Il ritorno del Tamagotchi

L’animaletto virtuale arriva su smartphone e tablet, dopo  vent’anni dalla nascita del Tamagotchi, gadget che ha spopolato alla fine degli anni Novanta, si smaterializza per reincarnarsi sotto forma di applicazione Android e iOS gratuita.

Il gioco sviluppato da Bandai Namco, la medesima società che fra il 1996 e il 1997 li catapultò in giro per il mondo dal Giappone facendone un fenomeno epocale.

L’app si chiamerà My Tamagotchi Forever e, in linea con quanto accadeva (e continua ad accadere) con gli ovetti, gli utenti dovranno prendersi cura dei pet virtuali. Mentre questa versione arriverà l’anno prossimo, il gruppo nipponico ha invece lanciato nel corso del 2017 un’applicazione per Apple Watch, che vorrebbe replicare l’esperienza d’uso dell’epoca, e ovviamente una versione fisica in edizione limitata, riservata ai veri fanatici. Lo screenplay del giochino è organizzato intorno a un villaggio, battezzato Tamatown, pieno di creature e, oltre alla solita cura del protagonista che occorre nutrire, pulire, coccolare e far riposare, suggerisce dunque delle possibili interazioni fra di esse.

In una sorta di fattoria in multiplayer che ricorda non poco un altro attesissimo mobile game uscito da pochi giorni, Animal Crossing: Pocket Camp. Non bastasse, l’app potrebbe includere delle funzionalità in realtà aumentata, in stile Pokémon Go, per proiettare il proprio mostriciattolo virtuale fuori dal dispositivo. C’è anche un contest per raccogliere disegni e schizzi a cui potrebbero ispirarsi le fattezze di un nuovo personaggio. Dal momento che l’app sarà distribuita nella formula “free to play” è scontata la necessità, per acquisire certe capacità o far sviluppare il proprio animaletto, di effettuare acquisti in app comprando credito internamente al gioco o guadagnandone di livello in livello, facendo crescere a dovere la propria creatura.

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