Il piano è fallito: ad aprile le 500mila vaccinazioni promesse sono utopia
Salvo smentite negli ultimi 5 giorni il mese di aprile è stato un bluff. Il commissario Figliuolo aveva promesso 500mila vaccinazioni al giorno (numeri ordinari in Francia e Germania).
Il piano è fallito: ad aprile le 500mila vaccinazioni promesse sono utopia
La primavera è inoltrata, ed aprile è quasi terminato. Non possiamo certo dire, perché mancano ancora 5 giorni, che nemmeno un solo giorno di aprile le vaccinazioni siano state 500mila ma che il piano sia stato un fallimento è dimostrabile. In Germania e Francia, che attualmente ci precedono per numero di vaccinati anche se a fronte di una platea più ampia, le 500mila non sono certo un utopia. Insomma l’Italia, che sotto i cattivissimi Conte ed Arcuri era tra le prime al mondo per somministrazioni, oggi arranca a fronte di una disponibilità di molte volte maggiore.
Il commissario straordinario Figliuolo per ora non ha rispettato quanto detto. E’ vero che i vaccinati in Italia a ieri erano quasi 20 milioni, ma il piano va a rilento. La media giornaliera delle vaccinazioni è sotto le 300mila e mai nemmeno un giorno ci si è avvicinati alle 500mila. Secondo i dati del Sole 24 Ore, consultabili anche dal sito ufficiale per l’emergenza, il picco massimo di vaccinazioni si è raggiunto il 16 aprile con 374mila circa mentre il picco più basso 96mila circa il 4 aprile (una domenica). Ci sono però altri giorni in cui non si sono superate le 300mila ed anzi si è andati a stento sopra le 100mila.
Il piano è fallito, ma non diamo tutta la colpa a Figliuolo. Il problema non è lui, e nemmeno il fatto che si facciano 300mila vaccinazioni, ma lo sono le tifoserie di questo o di quel commissario. Coloro che pensano che per risolvere le criticità ataviche di un Paese basti cambiare una persona. Non è un caso se il governo Draghi, comportandosi esattamente come il governo Conte, non riscuote al pari le stesse critiche che invece si concentrano sul capro espiatorio di turno (vedi il Ministro Speranza). Figliuolo è stato spinto a proclamare, a dichiarare “guerra al virus”, che però, al netto delle medaglie, vince ancora tante, troppe, battaglie.
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