I nuovo siti Patrimonio dell’Unesco
La scorsa settimana, in occasione della 42esima sessione dell’annuale, il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO si è riunito a Manama, nel Bahrein.
I rappresentanti di ventuno diversi Stati hanno lavorato alla selezione dei nuovi siti Patrimonio dell’Umanità, valutando lo stato di conservazione delle diverse località e passato in rassegna la lista dei siti UNESCO in pericolo.
Fra i nuovi siti ci sono la cittadina italiana di Ivrea, mentre in Cina c’è il Fanjingshan che è la vetta più alta dei monti Wuling, un luogo sacro al buddhismo e ospita una enorme biodiversità animale e vegetale.
I monasteri buddhisti di Montagna Sansa, sparsi lunga la penisola coreana e risalenti a un fase compresa tra il VII e il IX secolo, mentre il parco nazionale del Chiribiquete che è l’area protetta più grande della Colombia è considerata un’area sacra da parte delle comunità indigene.
In Europa c’è la cattedrale di Naumburg in Germania.
In Asia troviamo il paesaggio archeologico di Sassanide in Iran, la città vecchia di Qalhat in Oman e l’oasi di Al-Ahsa, la più grande oasi dell’Arabia Saudita.