I mille anni di Melfi. Un logo racconta la storia della città
Può un logo rappresentare il senso e la storia di una città? Se fatto bene, si. Lo dimostra l’agenzia di comunicazione grafica Quid & Quid, napoletana, che si è aggiudicata il primo premio nel concorso di idee per la creazione del marchio per le celebrazioni del millenario della città di Melfi. Un concorso nazionale al quale avevano partecipato circa 150 tra professionisti ed agenzie.
Il logotipo richiesto dal Comune di Melfi doveva essere evocativo e rappresentativo, originale ed efficace e doveva raccontate i mille anni che festeggia Melfi nel 2018. Lo scopo, quello di rafforzare le attività di marketing territoriale e sostenere, nazionalmente e internazionalmente, l’offerta culturale e turistica della città.
L’agenzia di progettazione grafica e pubblicità Quid & Quid, è operativa a Napoli dal 1995, « come una antica pizzeria, direbbe qualcuno, – scherza Maurizio De Fazio, socio fondatore dell’agenzia sforniamo idee e progetti da 23 anni, siamo cresciuti professionalmente qui nel nostro bunker di viale gramsci, a mergellina a due passi dal mare»
Come è nata l’idea di questo marchio?
«partecipiamo spesso a concorsi nazionali di grafica, ci divertiamo e li troviamo molto stimolanti, liberiamo il nostro senso più strettamente progettuale e puro -risponde Davide Castellano, architetto e socio dell’agenzia-. In questo caso, abbiamo puntato sulla semplicità come riduzione minimalista, giocando con i numeri romani del 1018 come radici e fondazioni della città su cui si poggia il castello».
C’era un premio in denaro?
« Non pensiamo mai ai soldi. La soddisfazione di vincere un concorso non ha prezzo, – continua Maurizio De Fazio- è un lavoro che non arricchisce, ma è tutta la nostra ragione di vita, siamo degli artigiani della comunicazione, seguiamo con cura maniacale i nostri clienti.»
Un’ iniezione di fiducia per i prossimi traguardi?
«Si certo, in questi anni la flessione del nostro settore ha penalizzato tante agenzie di comunicazione, spesso si cercano fuori città competenze, ma a Napoli ci sono tanti professionisti di qualità, la parola d’ordine è resistere».