Giuseppe Conte, candidato premier dal “super” curriculum
Tra i candidati a premier, Di Maio aveva già individuato Giuseppe Conte. Avvocato e ordinario di diritto privato all’Università di Firenze e alla LUISS di Roma, vicepresidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa – ovvero l’organo di autogoverno – vanta un curriculum di 18 pagine, opportunamente mandato.
Il suo ruolo per i grillini sarebbe stato di abolire le leggi inutili, una “semplificazione del quadro normativo, farraginoso, incoerente a tratti incomprensibile” e “un censimento di tutti i provvedimenti amministrativi esistenti al fine di operare una rigorosa e spietata semplificazione”, come ha dichiarato al giornale Repubblica.
Dopo aver conseguito gli studi a Yale, Pittsburgh, Vienna e alla Sorbonne di Parigi, è stato borsista del Cnr ed ha contribuito a miglioramenti negli studi giuridici da Yale alla Sorbonne, Dalla Duquesne a Cambridge, dall’International Kulture Institute di Vienna alla New York University. Avvocato patrocinante in Cassazione, condirettore della collana Laterza dedicata ai “Maestri dei diritto” e componente della commissione cultura di Confindustria, è anche esperto di “gestione di grandi imprese in crisi”.