Gilet gialli, violenti scontri anche a Nizza e Marsiglia
Divampa la protesta dei gilet gialli, in vista delle mobilitazioni di sabato il premier Edouard Philippe, ha annunciato “mezzi eccezionali” per garantire la sicurezza nelle manifestazioni.
La protesta dei gilet gialli non si arresta, sembra anzi scaldarsi ogni giorno di più. A Nizza si sono verificati scontri tra polizia e studenti vicino al Victor Hugo, uno dei licei più grandi della città e 33 persone sono state fermate. Le manifestazioni, con scontri e barricate, sono arrivate anche a Montpellier e nei centri vicini, con saccheggi e danneggiamenti.
Scontri anche a Marsiglia, dove alcuni giovani hanno dato alle fiamme dei cassonetti della spazzatura e alcune auto, nella zona del Porto vecchio e della gare Saint-Charles.
La protesta non sembra però essere circoscritta a queste due città. Gli studenti stanno manifestando contro i tagli all’istruzione anche nei piccoli centri, portando avanti una protesta che va così ad unirsi a quella dell carburante.
Fonti dell’Eliseo, citate dalla stampa francese, parlano di “forte preoccupazione” da parte del governo che teme “grandi violenze” sabato a Parigi.
Il premier Edouard Philippe, ha annunciato “mezzi eccezionali” per garantire la sicurezza nelle manifestazioni nelle strade della capitale e nel resto della Francia: saranno schierati “oltre 65.000 uomini delle forze di sicurezza”, ha detto il primo ministro.
I commercianti degli Champs-Elysées, teatro lo scorso fine settimana di scontri tra manifestanti e polizia, sono stati invitati dalla prefettura a rimanere chiusi e una decina di musei – tra cui fra i quali il Grand Palais e il Petit Palais, il museo d’arte moderna della Ville de Paris, il Musée de l’homme e il Musée des Arts et Metiers – e teatri parigini non apriranno sabato per motivi di sicurezza.