Giampiero Cunati a Greccio: la semplicità è la sua cifra stilistica
Fino al 8 gennaio sarà visitabile nel piccolo, pittoresco paese di Greccio la mostra dedicata a un ciclo pittorico di Giampiero Cunati.
Al centro della sua riflessione per immagini c’è il tema di un racconto che si costruisce e si ricostruisce progressivamente dando corpo a una storia.
“Le mie riflessioni – evidenzia Cunati – partono dalla mia esistenza. Un discorso che nasce da un vissuto personale ampio“.
Si tratta di uno stile che si ispira al disegno dei bambini, per poi approdare nel regno degli adulti, attraverso un’evoluzione tecnica che di quel racconto non perde l’immediatezza.
Non a caso Cunati prende le mosse dalle sue esperienze laboratoriali in comunicazione e da quelle dedicate al disegno con i bambini.
Proprio coloro che mentre disegnano raccontano via via quello che sta accadendo e quello che sta accadrà, preconizzando un attimo che resta sospeso e saldamente legato all’atto del creare.
Nei disegni di Giampiero ritorna il tema francescano.
Non a caso San Francesco, proprio in questo luogo, diede vita al primo presepe della storia, fondato sull’idea che ogni essere vivente – come ricorda l’autore – sia umano sia animale debba contribuire a generare un dialogo possibile, partendo dal presupposto che l’altro sia un suo pari, posto sullo stesso piano ontologico, perché siamo tutti, parimenti, creature di Dio.
“Nei miei lavori – continua Cunati – privilegio un linguaggio semplice. Credo, infatti, che la chiave interpretativa sia quella di una semplicità essenziale espressa nel raccontare una storia, breve o lunga, nella sua immediatezza. Attraverso il disegno e il colore delineo i tratti dei miei personaggi che sono sereni ed estranei ai conflitti, in qualunque situazione o momento vengano colti. Pur avendo attraversato fasi difficili è per loro giunta la fase del dialogo e del rasserenamento”.
I colori spesso vengono usati a contrasto. Nuance surreali, che rendono i volti giallognoli. Infatti, l’effetto non vuole essere realista, ma mira a mettere in evidenza il soggetto che emerge e si distingue dallo sfondo. Il colore non è mai utilizzato a caso e non rappresenta un elemento puramente estetico, ma diviene funzionale al racconto.
Il prossimo ciclo pittorico di Giampiero Cunati, come da lui annunciato, avrà come protagoniste nuovamente alcune figure muliebri.
Donne resistenti, appartenenti a diversi contesti spazio-temporali, protagoniste di svariate forme di resilienza, che ha permesso loro di approdare a quel benessere che, come ricorda Cunati, è sognato, agognato e legittimo per tutti gli esseri viventi.















