Gerusalemme, Anp: “Decisione Trump scatenerà conflitto e violenze”
Una decisione che “farà divampare il conflitto e porterà ad un’escalation di violenza in tutta la regione”. E’ questo l’avvertimento lanciato dal premier del governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Rami al-Hamdallah, a proposito dell’annuncio, che sembrerebbe ormai imminente, da parte del presidente Usa, Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele e trasferire qui l’ambasciata statunitense da Tel Aviv.
In un incontro nel suo ufficio a Ramallah con i diplomatici dei Paesi dell’Ue, Hamdallah ha precisato che “Gerusalemme non riguarda solo i palestinesi, bensì tutti i popoli e i paesi arabi e islamici, che rifiutano questa decisione”. L’eventuale trasferimento dell’ambasciata Usa, ha sottolineato, “porrà fine al processo di pace e alla soluzione dei due stati”. Hamdallah ha poi chiesto ai Paesi dell’Ue di riconoscere lo Stato di Palestina per salvare il processo di pace e la soluzione dei due stati e di fare pressioni affinché siano applicate le risoluzioni dell’Onu.
Ma l’annuncio americano, qualora si concretizzasse, sarebbe anche “uno schiaffo a tutti gli amici degli Stati Uniti che hanno puntato sulle sue posizioni, soprattutto nella nostra regione araba e sarà interpretato come un passo ostile”, che “non aiuterà a realizzare la giustizia e la pace nella regione, poiché la pace non si realizza ignorando i diritti dei palestinesi e agendo in modo da liquidarne la causa”, afferma Hanna. “I palestinesi – assicura – continueranno a rivendicare Gerusalemme per quanto forti possano essere le pressioni americane e continueranno a lottare fino a che tutte le loro aspettative, speranze e aspirazioni nazionali non saranno realizzate”. Hanna lancia quindi un appello “alle autorità islamiche nel mondo a mobilitarsi a favore di Gerusalemme”, ma anche “a papa Francesco e a tutte le autorità spirituali cristiane, ortodosse, cattoliche e anglicane, e a quelle ecclesiastiche affinché si esprimano contro questa posizione Usa”.
Palestina e Giordania hanno chiesto oggi una riunione urgente della Lega araba, dopo le notizie sulla scelta di Donald Trump di spostare l’ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Una mossa che sarà annunciata ufficialmente oggi e che è considerata come un esplicito riconoscimento della sovranità dello Stato ebraico sulla città.
“Non intendiamo retrocedere sulla soluzione dei due Stati. Trump dovrebbe parlare e speriamo che ribadisca questa soluzione e lo status di Gerusalemme che attribuiamo al negoziato tra le parti”. Così il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, nella registrazione di Porta a Porta su Rai1 in onda stasera. “Ho detto a Tillerson che siamo molto preoccupati”.