Il fisico della donna nella Preistoria
Uno studio antropologico ha preso in esame reperti ossei di donne della Preistoria, scoprendo che, grazie al duro lavoro fatto sui campi, avevano braccia forti e muscolose come le atlete olimpioniche di oggi.
Una ricerca, pubblicata su Science Advances, ha messo a confronto reperti ossei di donne rinvenuti in siti cimiteriali preistorici sparsi in tutta Europa, del Neolitico, dell’Età del bronzo e dell’Età del ferro, e li ha messi a confronto con i corpi di campionesse sportive dell’Università di Cambridge e con quelli di donne sedentarie.
Dallo studio è emerso che i corpi delle donne preistoriche avevano braccia molto muscolose e forti come quelle delle atlete di canottaggio, mentre le gambe avevano una muscolatura variabile, alcune erano robuste come le maratonete di oggi, mentre altre erano più gracili di una donna sedentaria.
Gli studiosi hanno ipotizzato che le donne preistoriche effettuassero molti lavori manuali effettuati sui campi, sollevavano grandi carichi con le braccia, si dedicavano alla macinazione dei cereali, alla coltivazione delle piante e di tutto questo duro lavoro ne è rimasta traccia nelle loro ossa dopo circa 7 mila anni.