Antifascismo: approvato dalla Camera il Ddl Fiano contro la propaganda nazifascista
Approvato dalla Camera il Ddl Fiano contro la propaganda fascista e nazifascista. Passa al Senato il testo approvato a Montecitorio con 261 sì, 122 no e 15 astenuti.
La Camera ha dato il via libera al Ddl Fiano che prevede l’ introduzione dell’articolo 293-bis del codice penale sull’antifascismo. Il decreto renderà penalmente perseguibile la propaganda fascista ad ogni livello, anche effettuata attraverso la produzione, la vendita e la distribuzione di beni ispirati ai regimi di estrema destra raffiguranti simboli o icone nazifasciste. La proposta di legge di Emanuele Fiano prevede la reclusione da sei mesi a due anni per chi incoraggia l’apologia e la celebrazione del fascismo attraverso la propaganda. Secondo il relatore Walter Verini, è importante non tralasciare gli episodi «che accadono oggi, che sono accaduti in giro per l’Europa, come a Utoya, che parlano di incendi alle sinagoghe, di antisemitismo dilagante, in rete e fuori della rete, di tanti episodi di intolleranza razzista nei confronti dei diversi, che magari accadono anche cavalcando malcontento sociale, rabbie, paure e insicurezze del tempo che stiamo vivendo». Sottolineando che la norma contro l’apologia del fascismo «è necessaria. Per l’oggi, non per fare processi o rivisitare il passato. Io rivendico la necessità di introdurre questo reato che è diverso da quello già previsto dalle leggi Scelba e Mancino» Verini ha invitato ad accogliere il tema con la dovuta importanza poiché «In questi mesi vediamo crescere condotte e fatti direttamente riconducibili all’istigazione al razzismo, alla violenza, all’odio contro il diverso. Non è folklore: ci sono le ronde contro i rom, i raid punitivi contro i migranti, le scritte inneggianti ai campi di sterminio, le irruzioni neofasciste dentro istituzioni democratiche. La legge non colpisce le opinioni o la ricerca storica ma i comportamenti di ispirazione fascista».
Contestazioni deragliate per il centrodestra: Fratelli d’Italia aveva tentato inutilmente di rimandare l’esame del testo dando precedenza agli altri provvedimenti in calendario per questa settimana. “E’ una follia discuterlo ora”, aveva detto Giorgia Meloni. A pochi giorni dalla minaccia di Forza Nuova di organizzare una nuova “marcia su Roma” per fine ottobre. l’Antifascismo sembra conquistare finalmente un meritato gradino tra le questioni nazionali.