Esplosione in volo. Donna ferita dai suoi auricolari WIFI.
Ustioni al volto, a provocarle un paio di auricolari, la vittima dell’incidente è una donna, su di un volo da Pechino a Melbourne. Marca e modello degli auricolari wireless non sono ancora stati resi noti, ma il caso non può che ricordare quelli legati al Samsung Galaxy Note 7, la cui produzione era stata sospesa lo scorso anno proprio a causa delle batterie a rischio esplosione.Un problema tecnico che evidentemente può verificarsi anche per gli auricolari, tanto che l’agenzia per la sicurezza dei trasporti australiana ha postato le foto della malcapitata mettendo in guardia i passeggeri sulle precauzioni da prendere in viaggio.Questo non è un caso isolato , infatti già nel 2014 delle batterie al litio imbarcate senza avviso su un volo Melbourne-Fiji sono esplose. Insomma, è bene che i viaggiatori abbiano chiaro il concetto, insiste l’avviso: ”in diversi casi le batterie agli ioni di litio sono stati causa di incendi a bordo, perciò è imporante che siano trasportate secondo le norm di sicurezza”.ll regolamento dell aereoporto Australiano prevede che le batterie in questione , non più di due di riserva per persona ,siano impacchettate singolarmente e disattivate, così da ridurre al minimo il rischio di surriscaldamento. ”Ho sentito bruciare e me le sono strappate di dosso”, racconta la donna che dopo due ore di volo ha visto uscire scintille e persino qualche fiamma dagli auricolari che aveva indosso, scagliati a terra e ritrovati poi con coperchio e batteria fusi, dopo che gli assistenti di volo hanno prontamente gettato il dispositivo in un secchio d’acqua. Un danno limitato, stando alla testimonianza, che però poteva essere ben più grave: la donna se l’è cavata con una bruciatura lieve sulla mano e sui capelli, mentre gli altri passeggeri hanno tossito per il resto del viaggio a causa del fumo e dell’odore di plastica che si era sprigionato dagli auricolari.