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Enrica di Martino: una vita per la musica

Enrica Di Martino una vita per la musica: cantante ed insegnante gestisce la CFA accademia musicale dei Campi Flegrei.

Cominciamo dalle origini, come ha capito di volere essere una cantante e formatrice?

Da piccola ho sempre sognato di fare la maestra e non immaginavo che crescendo mia madre mi avrebbe indirizzata verso un mondo artistico “il teatro” per riscattare un suo desiderio proibito dal padre. Un percorso che, nonostante vivessi in terza persona, pian piano mi ha rapita, salvata, fatto rinascere, mi ha elevata, avvicinata alla musica. Debuttai al teatro Cilea come cantante solista per il saggio finale e da lì poi ho intrapreso gli studi del canto. Oggi insegno la materia più bella per l’anima che è il canto. 

Che percorso artistico ha fatto?

Lo studio del canto è iniziato quando avevo 16 anni, ho studiato con il Maestro Raia, poi il percorso al Conservatorio intervallato già da una carriera artistica vissuta sotto la direzione del Maestro Emanuela Di Pietro con la quale ho girato l’Italia in tutti i teatri di tradizione in qualità di corista e poi il debutto nel ruolo del Paggio del Rigoletto in Francia ed in Svizzera. Studio e lavoro mi hanno allontanato da casa per circa sei anni quando grazie ad una borsa di studio vinta mi trasferii in Germania otto mesi per perfezionarsi con Silvia Gestzy, Tuttavia cantare da solista non era la mia velleità io volevo insegnare, questo poi lo comprendo più chiaramente negli anni successivi, quando intraprendendo vivamente la didattica mi sentivo sempre più viva e motivata, il confronto era una continua crescita, ma anche e soprattutto grazie alla mia crescita professionale fatta all’estero dove poi sono tornata ma solo allo scopo di migliorare la mia preparazione questa volta mirata all’insegnamento.

Quando ha deciso di aprire una scuola e che tipo di scuola è la sua?

Tutto ha inizio quando il mio maestro Gianni Desideri mi proposi di insegnare in un liceo privato a Napoli, poi a Pomigliano d’Arco, poi in varie scuole parastatali della provincia, poi a Milano. Nasce così in modo quasi naturale data la richiesta, l’idea di aprire un’accademia musicale, il C.F.A. un’accademia mirata alla formazione completa del cantante, artista professionista, preparato nella lettura della partitura, pianista cantante, con consapevolezza e capacità tecniche elevate, la formazione accademica si completa con la pratica del metodo Estill Voice di cui sono Master Teacher.

 

L’anno scorso ha ideato una rassegna internazionale International Gospel Days, ce ne parla?

il C.F.A. è stato impegnato nell’organizzazione di questo evento, un festival Gospel tra Napoli e Pozzuoli per vivere attraverso la musica un momento di scambio artistico ed emotivo molto intenso, cinque cori Ginevra Parigi Roma Napoli e Pozzuoli uniti in un’unica voce grazie alla forza della musica.

Recentemente ha realizzato un programma per un concerto molto originale e d’impatto, ce ne parla?

Si tratta di una rassegna dove protagonista assoluta è la musica classica; diverse formazioni come, quartetto di flauti, Cori, Trio da Camera e Quartetto d’archi, artisti esclusivamente Campani, uniti dal desiderio di divulgare la musica colta a tutti con ingresso gratuito dimostrando che anche qui insieme si può. Uno degli appuntamenti della rassegna mi ha vista impegnata personalmente con un team di musicisti eccellenti, la scelta è stata dettata dal desiderio di ritornare all’origine di tutto cioè l’amore puro, disinteressato, vero, l’amore materno così la scelta di eseguire ed interpretare la visione di Maria secondo vari compositori come Saint, Caccini, Piazzolla, Mascagni, Mozart.

Oggi è difficile lavorare con i ragazzi?

Lavorare oggi con i ragazzi sembra apparentemente più difficile, perché più distratti, superficiali ma è solo un atteggiamento, all’inizio bisogna superare la superficialità con la quale si affronta tutto, quando però comprendono che dall’altra parte c’è uno sguardo attento allora con il gran supporto della musica tutto è possibile tutto si realizza. I ragazzi di oggi sembrano più difficili ma solo perché più intelligenti di noi alla loro età. 

Cosa pensa del difficile momento che stiamo vivendo, quali ripercussioni?

Condivido in pieno questi provvedimenti anche il concerto del 21 Marzo lo abbiamo rimandato, speriamo solo vivamente che tutto rientri nella normalità il prima possibile, nel frattempo consiglio di occupare il tempo progettando, studiando, anticipandoci il lavoro per riprendere con serenità e grinta ma soprattutto in salute 

 

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