Emergenza Cinghiali, la ricetta dei Verdi contro il bracconaggio
Emergenza cinghiali in Campania, i reiterati episodi di bracconaggio preoccupano i residenti. Europa Verde: “Si può risolvere con contenimento zootecnico, sterilizzazioni e utilizzo di selecontrollori”
Emergenza cinghiali in Campania, i reiterati episodi di bracconaggio preoccupano i residenti.
Europa Verde: “Si può risolvere con contenimento zootecnico, sterilizzazioni e utilizzo di selecontrollori”
In Campania è ancora emergenza cinghiali. A causa dell’invasione di cinghiali sul territorio campano sono sempre più numerosi e frequenti gli episodi di bracconaggio compiuti contro questi animali che si dirigono nei centri abitati a causa del freddo e dove può abbondare il cibo che trovano nella spazzatura. Nell’ultimo periodo soprattutto nella zona di Castellabate i cittadini hanno denunciato la presenza costante di bracconieri che sparano ad ogni ora del giorno e della notte mettendo in pericolo l’incolumità dei residenti stessi.
“E’ un fenomeno che va fermato, bisogna attivarsi immediatamente per prendere delle contromisure, si sta mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini con un’attività di caccia non regolamentata ed illecita” – ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
“La soluzione concreta al problema potrebbe venire dalla proposta che i rappresentanti del Centro MoGae (Centro Regionale per il Monitoraggio e la gestione dell’AgroEcosistema della Campania) hanno fatto all’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo che si articola sostanzialmente in quattro punti:
1) Contenimento zootecnico. Autorizzazione gabbie fisse e mobili ad esempio per prelievo cinghiali subadulti da indirizzare ad allevamento (filiera carni regionale regolamentata e coordinata);
2) Sterilizzazioni selettive (iniziamo da castrazione maschi), soprattutto in situazioni particolari (cinghiali catturati in centri urbani), e successivo rilascio in ambienti specifici.
3) Utilizzo di selecontrollori autorizzati e non della caccia aperta per 12 mesi l’anno e soprattutto nelle aree protette, Parchi e centri urbani.
4) Accelerazione dei pagamenti per danni reali ed accertati. Controllo sulle eventuali truffe e i soldi risparmiati passati alla gestione, ad esempio, dei Parchi regionali.
E’ una soluzione che può scontentare un po’ tutti, ma è una scelta risolutiva.”- hanno concluso Vincenzo Peretti, esponente di Europa Verde e ordinario del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali della Federico II e il prof. Luigi Esposito, responsabile del Centro MoGAE Campania.