Elezioni in Slovenia, vince partito anti migranti
Continua ad essere in scesa il trend che vede l’Europa centrorientale investita da un aumento dei consensi per i conservatori.
Con una affluenza alle urne, data inizialmente bassa, è risultata alla fine intorno al 51%, domenica si è votato in Slovenia dove il partito anti migiranti ha ottenuto 25% delle preferenze alle politiche e il presidente Borut Pahor ha annunciato che conferirà l’incarico di formare il nuovo governo al leader Janez Jansa che però adesso è obbligato a cercare alleanze per formare un governo: un compito non facile dal momento che quasi tutti gli altri partiti si sono detti indisponibili a entrare in un governo guidato da Jansa.
Il partito democratico sloveno ha ottenuto 25 deputati su 90. Al secondo posto la Lista di Marjan Sarec, ex attore e comico che si presentava per la prima volta a una consultazione elettorale, con il 12,6% e 13 deputati. Seguono i socialdemocratici con il 9,9% e 10 deputati e il Partito del centro moderno del premier uscente Miro Cerar al quale è andato il 9,7% e 10 deputati.
Sulla falsariga di quanto accaduto in Ungheria e un po’ come anche da noi, quindi, anche la Slovenia sposa linee anti migranti in quello che sembra essere un trend del momento dove il populismo sembra farla da padrone.