Elezioni in Brasile, Jair Bolosonaro in vantaggio
Non sono bastati quasi venti punti percentuali in più a Jair Bolsonaro per essere il nuovo presidente del Brasile.
Esploso in pochissimi mesi come nome nuovo e forte della politica brasiliana, il leader di estrema destra ha raccolto il 47% dei voti che, tuttavia, non sono bastati per la vittoria.
Dominata nei toni, nei giudizi e , alla fine, anche nei numeri, dalla campagna elettorale in cui è stato anche ferito, servirà al leader una nuova tornata elettorale per assestarsi presidente.
Liberismo nell’economia e mano dura contro la criminalità e le minoranze, contro la sinistra definita sempre ladra, e la lotta alla corruzione che in Brasile sta diventando dominante, il Capitano ha dominato il primo turno, che ha visto alle urne quasi 150 milioni di elettori.
A sfidarlo al ballottaggio sarà Fernando Haddad, erede di Lula, che ha ricevuto il 28 per cento dei consensi.
Se la destra radicale di Bolsonaro ha avuto una crescita costante nei consensi, frutto di una strategia costruita nel tempo, il polo opposto è figlio delle scelte personali di Lula e delle sue tattiche, risolte soltanto nell’ultimo periodo. L’ex presidente, in prigione da sei mesi condannato per corruzione, ha insistito fino all’ultimo per restare in corsa e i dubbi su chi dovesse essere il candidato nel partito erano molti. Alla fine, costretto dalla legge e dalle sue colpe, Lula ha dovuto cedere il suo posto ad Haddad, suo fedelissimo ministro e sindaco di San Paolo, ma poco conosciuto nel resto del Paese.
Fra tre settimane, il Brasile tornerà al voto. A meno di clamorosi ribaltoni nelle alleanze post primo turno, il leader di estrema destra sembra esser pronto a metter fine al dominio della sinistra ex Lula e a prendersi un paese sempre sul filo di una grande crescita economica.