Abrogato piano Dreamers, per Obama è un ingiustizia
La promessa fatta da Trump agli elettori è stata mantenuta: cancellato il piano Dreamers voluto da Obama nel 2012. Sono almeno 800mila le persone coinvolte.
Duro colpo per tutti i “Dreamers”, gli aspiranti al sogno americano tutelati da una riforma del 2012 voluta dal presidente Obama. Si tratta di circa 800mila ragazzi arrivati illegalmente negli States al seguito dei genitori quando erano solo bambini. Jeff Sessions, segretario alla giustizia, ha confermato stamattina la notizia. Il provvedimento voluto da Obama ha una logica: si applicava a una popolazione giovane che è cresciuta in America e si sente a tutti gli effetti americana. Espellerli, deportarli, è disumano, perché coi Paesi d’origine hanno pochissimi legami. Si scatenano intanto le proteste che hanno già riempito le piazze nei giorni scorsi, in previsione del colpo di Trump contro i Dreamers.
Gli studenti di Denver, capitale del Colorado, hanno organizzato un’azione dimostrativa stamattina uscendo dalle classi. Importanti esponenti dell’economia, come Tim Cook (Apple), Bob Iger (Disney) e Mark Zuckerberg (Facebook) si sono pronunciati drasticamente contro il presidente Trump, difendendo molti di quei giovani stranieri che lavorano nelle loro aziende.