Di Maio: “Ecco il governo del cambiamento”
“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione” così Conte e i sui ministri giurano davanti al presidente Mattarella.
Passaggio di consegne a Palazzo Chigi tra Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte attraverso la tradizionale cerimonia della consegna della campanella, con cui il premier apre e chiude i lavori del Consiglio dei ministri. Subito dopo, il nuovo presidente del Consiglio riunirà i ministri nel primo Cdm. La squadra dell’esecutivo Lega-M5s, dopo 88 giorni di mediazioni e scontri, ha pronunciato la formula di rito: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Il primo è stato il professore e da oggi presidente del Consiglio, a cui sono seguiti il leghista Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno, e Luigi Di Maio, vicepremier e ministro di Lavoro-Sviluppo economico. I due leader politici, seduti a fianco per tutta la durata della cerimonia, si sono anche scambiati qualche battuta.
Il neo premier in mattinata ai giornalisti ha detto: “Dimostreremo che non è un governo debole”. Al suo arrivo a Montecitorio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato una delegazione di lavoratori di Fedex-Tnt in protesta contro i licenziamenti. “Vi dovete fidare di tutti questi ministri, abbiamo messo su una bella squadra, il ministro dello Sviluppo economico è Luigi Di Maio”, ha detto il premier prima di entrare alla Camera per incontrare il presidente Roberto Fico.