Da New York a Napoli, il trio Cohen/Venezia/Coppola in concerto al Summarte.
È andato in scena al teatro Summarte di Somma Vesuviana, l’ultimo appuntamento della rassegna musicale Jazz & Baccalà. Sul palcoscenico il pianista newyorkese, Emmet Cohen, il contrabbassista lucano, Giuseppe Venezia ed il batterista napoletano, Elio Coppola.
Un po’ di New York ha raggiunto la provincia di Napoli. La sala del teatro Summarte di Somma Vesuviana ha ospitato Emmet Cohen, pianista americano conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Il concerto eseguito da Cohen con il contrabbassista lucano, Giuseppe Venezia ed il batterista Elio Coppola, ha concluso la serie di appuntamenti della seconda edizione della rassegna musicale Jazz & Baccalà. La kermesse organizzata in collaborazione con l’associazione Musicology, è stata ideata e curata dallo stesso batterista Elio Coppola.
L’ultimo concerto è stato un momento magico che il folto pubblico ha gustato sorseggiando vino e mangiando il piatto a base di baccalà preparato dallo chef di 800 Borbonico. Un momento che ha visto l’emozione degli stessi musicisti intervistati prima del concerto.
Emmet, qual è l’emozione che provi quando suoni i tuoi pezzi a Napoli, come cambia la percezione del pubblico rispetto a New York ? “Giro tutto il mondo ed ho la fortuna di incontrare tante persone nel pubblico, a volte molto diverse a volte che hanno molte cose in comune, questo non dipende dalla nazionalità, ma dalla personalità di ognuno di noi. Vengo molto spesso in Italia ed ho un feeling particolare con la città di Napoli, ma mi sono trovato bene veramente in tutti i posti italiani in cui ho suonato. Sono molto contento di portare nel vostro paese questo grande regalo americano, che è il Jazz e suonarlo con i miei amici Giuseppe ed Elio.”
Giuseppe, questo concerto è anche un’occasione per presentare il vostro disco “Infinity”, che state portando in tour in giro per il mondo. Di cosa si tratta? “Infinity è l’inizio di tutto e per noi tre è la trasposizione di un sogno bellissimo. Ci siamo incontrati per caso in un jazz club newyorkese, dove io ed Elio volevamo mangiare dei calamari fritti. Qui abbiamo incontrato Emmet che suonava il piano e siamo rimasti folgorati dalla sua musica. Gli abbiamo chiesto di incidere un album insieme e lui ha subito accettato entusiasta, ma il giorno designato per la registrazione a New York arrivò l’uragano Sandy e non se ne fece nulla. Dopo un po’ di tempo ci siamo riusciti e abbiamo inciso il disco in Italia nel 2013.”
Elio, oltre a suonare questa sera sei anche il direttore artistico della kermesse, a fine di questa seconda edizione ti senti soddisfatto del risultato raggiunto? “Sì, sono molto soddisfatto, perché la rassegna è stata un gran successo! Non mi aspettavo questa partecipazione in massa, per essere un posto di provincia. Ha aiutato sicuramente il cartellone ricco di nomi internazionali, proposti al nostro pubblico. Una seconda edizione fortunata che ci fa ben sperare per il prossimo anno. In realtà, prima stiamo pensando addirittura ad una versione estiva di Jazz & Baccalà. Se volete saperne di più seguiteci sul sito e sulla pagina facebook del teatro Summarte.”